Lettere di Francesco Maria Zanotti a Giambatista Morgagni

IO ancora da cotesti nuovi parti del raro ingegno, e della singolare eloquenza vostra : o se fin· JJOl volete per amore del pubblico, deh futelo per amore del 10stro .Morgagni, il quale oltre quella utilitù , e quel piacere , resterebbe privo d' uno de' Jlitt pregevoli, e de' pi it da lui dcsiderahili onori , cioè di qne llo, ch e destinato gli a1 e te con indirizzargli i t re dialoghi. Quanto più i viventi , ed i poste ~i saprauno la parziale hcDCI'Olenza, c he avete verso di lui , t.."luto più egli ti en per fermo , ch e potrà. esso pa rere a tut ti altr' u omo ch' egli JlOU è . Il perchè egli stesso vi prega quanto più può , che fermamente riso lviate di ;fin· c iò , eli ch e per la vostra modestia }Jregate lui che sia cont ento. Egli anzi ve 11e anà p erpetua. .incredi]Ji le obbligazione . Ma qnanto vi pr~ga ili questo , alt rettanto vi }Jrega, che da voi scacciate cotesta tristezza, c supplica a Dio, che qualunque di tale t ristezza sia la cagione, <Jucsta tolga qtwnto prima a consolaziOJle non meno del u pplicante, che di ,·oi, il quale quanto se stesso ama . State dunque sano, ed allegro, anche perehè sano, cd all egro star possa Il vostro Giambatista lYiorgagni . P. S. Prim"l eli chindere questa l ette ra, voglio d' un altro f,tYO r pregarvi, di cui mol-

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