"Il fattaccio Matteotti"

L'uomo Veramente di Gi:1,como Matteotti ben poeo si ~aprebbe se non fosse stato il « fa-ttaccio » a rendere mondiale il sno noRJ.9 e le sne opern. Egli era di quelle nature buone ed umili che :imano e sentono le cause che sposano, e non son o paghi di ::iltl'o che deìln. lol'o riuscita; non lrnnno mir(➔ esibizionistiche altrimenti sentirebbero di pro• .stituire la lol'O fede. Nato in Fn1tta Polesine in Valle Pad'.urn; el'n, come suol di1·si, di buon legno. Di famiglia rie• chissima : giovanissimo · ancora si appn,ss~onò ai problemi sociali sentendo il fascirio de!!n · buona caus::i, pel' q nel popolo eh' è solo piegn,to al Jnl'O lavoro, senz:1 che senta mai il beneficio del vivern e le bellezze della vitn. I discorsi « proletari » dei maestl'i del pensiero gli l'iempivanc, l'a11im1:1,sicchè si i.scrisse alla « Gioventù Socialista » facendo della sna vita un apostolato. Approfondi i suoi studi, studiò a (ondo la « prassi » sociale ed il sindacalismo al ,punto che il vecchio Filippo Turati prese a volergli bene, oltre clrn come 11d un « compagno » intelligentissimo, ma come ad un figlio. " Biblioteca Gino Bianco

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