"Il fattaccio Matteotti"

I :24 / ·premo comandante di quella milizi:;i,... (che chi la tocca riceve piombo ...) lo si è visto come, insi• piente in Africa Orientale, rammollito e decre~1ito, :11bbia fatto una brillante carriera, giungendo. a -<::u~ino del re, ed a m:nesciallo cl' Italia. Quanto sciupio di onori e glorie ! Quindi eseluso mancl:rnti, ristrett:i. la cerchia a vochi, che il Dnmini non disse chi fossero) poi che non s:nebbero s·tati nemmeno quelli che er:rno in «gabbi:1» cvn lni. Però Volpi, P@veromo, Viola o 1Vfalncria che dall'inéhiesta risultò -essere tntti as- . enti eh albergo e rif'lt@rante: assoJutamente privi -cli alibi, abbenchè cercati disperatamente, non potendo giustificare il tempo trascorso .prop1·io il 10 :giugno, fu ritenuto ché avessero trascorso giornata, pomedggio e notte con ii Dumini al Lm1.go 'Tevere Arnaldo da Brescia ecc. tJCC. Como si vede tutto questo non è molto chiaro perchè nuche il comm. Quilici :.. sebbene nei pen• siamo ben :dti·o - · pO'teva darn almeno delle indi• •C:rnioni su i componenti la Domitiva essendo stato {ricordiamolo lo dis~e lui) accompagnato alle. due di notte alla propria Villa, •in macchina con tutta la comitiva. · Alla Quinta giornata del processo, 20 marzo 1926, dopo ritrattazioni; interrogaziuni di testi; .contraddizion( di avvocati; l'esame dell'automobile; <cliscussioni intorno all' esame necroscopico che: Biblioteca Gino Bianco

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