Esposizione storica della elezione de' romani pontefici ...

ESPOSIZIONE STORICA DELLA ELEZIONE DE' ROMANI PONTEFICI E DÈL METODO CON CUI SI FA IL CONCLAVE /

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l ESPOSIZIONE STORICA DI QUANTO È AVVENUTO NELL' ELEZIONE .DE'ROl\tiANI PONTEFICI D4.Ll4 SU.i OlliOIPE SINO A NOSTRI TE.&lPI. J..Ja dignità Pontificia elettiva ne1Ja divina sua orig1ne, fu e sarallo ognora sino aJia fine de' secoli , malgrado le svariate ' ' icende de' tem.. pi , e i pressochè infiniti modi co' quali puossi tale .eminentissima dignità ('Oof~rire. Da s. Lino fiuo all ' uru.lecimo secolo l' elezione appartenne al dero, e popolo romano. Poscia ad e\'itare le turbolenze insorte dopo la diffusione del clero , venne ristretta l'elezione a' sacerdoti , e vescovi primarj ùe' contorni di Roma. Varj poi furono

~ \ in ogni tempo i regolamenti de' Sommi Pastori per tanto aihtre. S. Boui facio l nel 4• 8 u·avagliat'o dall' ami papa Eu la li o stabilì, · rhe l' elezione dovesse farsi con gene1 aie con~cnso , e dal- )' Imperatore Onorio ne ottenne un Ì·Hscrit ro • E di qui accadde , che Onorio , e òopo lui i re d'Italia vollero ingerirsi nella pontificia elezione. S. Jlaro uel 461 in un concilio roma no Ji 4H vescovi vietò · a.l · papa d' eleggersi il successore , il che fu rinovato da Pio 1V nel 22 Seuem- · bre t56t colla BoJia q.5 Prndentis. Bon i fac10 II uel 53u in uu concilio romano vi den ,gò , eù elesse a successore il diacono Vigilio , e ciò fece per rintuzza re la prepotenza de' Goti , che a lor talento facevano i papi . .Ma acco rtosi dd passo contrario a Ile sacre Itggi ' i H altro concilio ritrattò pubblicamente tale elezione , e ne dieòe alle fiamme il J ecreto • Non f;'i tante questo in alcuni casi li papa moribondv ha propo.. sto un degno soggetto ai cardinali per eleggerlo • Così fece s. GJ egorio VII propom-ndo quello che fu Vittore lil; così qul!Sto Viuort: che insinuò Urbano Il; così Gelasi o Il che moti' ò di CaJiisto 11 ; così Celestino Hl , che volea a lui sostituito il gra nde Innocenzo Hl ; co~ì iHfine Clemente VH, il quale, come attesta Giovio , dice a che se potesse tesi arsi il successore non avrebbe altri scritto, che il cardinale Ales· san dro Farnese , poi Paolo ~Il. I quali soggetti tutti proposti, in realtà papi addivennero. Continuando poi i saggissimi prov vedimenti pontifi.. · cj sn tanto oggetto ; il pnpa s. Simmaro in nn concilio romano del 4-99 nello scisma ùi Lorenzo

' vietò qualunque •trattato d 'elezione , vivente il pontefice • Giulio Jl in quel la sua terribil Bol la del t5o5 , dopo i di son.lmi avvenuti per Alcssauùro VI , iuvalidò la simoniaca elezione con p eue le più minacciose . Ma 'cli questi, eù altri clecreti papali più a basso terr emo discorso. Ritorna nùo all' influenza , che contro i }JOntifir.j statuti vollero avervi i principi secolari; Ouoa· ' ere re J eg l' Eruli n el L~76 eletto re d 'Italia , e poi Teouorico re dei Goti n e l 626 cogli a Itri successivi sovrani o vi s'ingerivano assolut umente , o almeno pretenJevano Ji ratificare ]' eh~·zione. F iuiti i Goti, gl ' impera tori d ' Oriente u su rparono tale diritto .. e quinùi vedeansi elette persone ch' erano a notizi a , e a genio di essi • Così fu esa lta to Vigilio nel 5/~o , Gregorio magno nel 690 , Sabiniano nel 6o4 , Bonifacio III nel 6o7 , e Pasquale I nel 81 7 ; i quali tu t LÌ erano stati Apocrisimj , o n u nzj alla co t te di Costantinopoli. Gius t iniano poi fu il primo che arrogossi il diritto , e sino a Cos tan tiuo Pogo.:.. nato dovet te la Chiesa rimanere avvinta in uL~ punto , dove più richieJevasi la sua libert à ; , e costri gneasi d i più 1' eletto a p~gare un d azio p e l' la conferma . L ' enunciato pio .impern lo re Costantino ad in chie~ ta di G iovnn ui ' esco' o di Porto rimise il dazio , e cedette la p t etesa au· torità p el gran rispetto che avea a Benedetto II eletto nel 684 , a cui r accomanuò ca ldamente i due figli Giustin ia no, cd Eraclio. Ma fu ben pres to rinova to l'abuso. Nell 'elezione di Conone Trace Jopo 1a morte di Giovanui V .fu introdotto i l consenso· dell' Esarca Havegnano,

4 che era ·un luogotenente dell' imperatòre • Protestarono più fìate i papi contro tale intrusione , ma gli scompigli suscitati nelle loro cousecrazioni li obbligarono a richiedere l' assistenza degli ambasciatori imperiali; e Lotario o Augusto per lo scisma del 824 nell'elezione di Eugenio II contro l' antipapa Zizimo ordinò l'assistenza Je' S1~oi legati , e questa venne confermata da papi stessi per tema che gl' imperatori d' Occidente su l ' esempio di que' d ' Oriente non s' arroga s~ero ogn~ autorità. Così confermolla il det· to Eugenio H , s. Leone IV nel 849 , Adriano Hl n.el 884 , Stefano VII nel Hg7 , e Giovanni IX nel 8q8. Tali oratori poi intervenivano , riflette il Tommasini _, non all' elezione, ma all 'ordinazione come portava allora il rito cauonico , e non erano ammessi che per la pubblica tranquillità . Ciò non pertanto qui non cootennersi le pretese imperiali . Ottone I Jetto il :Magno , . disgustato nel g63 del papa Giovanni XII, obbligò i romani dietro giuramento, di non eleggere mai più papa senza il previo consenso dell ' imperatore : fece tantosto deporre Giovan.. n i , e vi su rrogò Leone VIII ; cui avendo essi scacciato , e sostituito Benedetto V , sdegnato l' Imperatore ritornò sotto Roma, ~ presala colla fame , costrinse i romani a stabUirvi l' espulso Leone . .Correndo )' undecimo secolo s. Enrico già coronato Ja Benedetto VIU nel 1 o •4, tlopo aver confermato alla chiesa romana i suoi privilegj , e lasciata liber~ la papale el ezione, o ·s_olo prescrisse ]a presenza Jegli ambasciatori • Dç>p9 la metà del .secolo stesso Nicolò II nel

5 c'oncilio tenuto in Laterano trasferì il diritto d'elezione Jal clero , e popolo romano ai cardinali soli, prima a que1li dell'ordine episcopa.. ]e , come à Metropolitani , poscia a' Presbiterali , come a primi subordinati: il clero poi , e popolo dovea seguire , ed accedere alla scelta cardinalizia ; decretanùo ancora che l' eletto trar· si dovesse d~l grembo della romana chiesa, cioè dal sacro collegio, qualora vi avesse soggetto idoneo . Quindi il primo con tali disposizioni eletto fu s. Gregorio VII nel 1 07 3 , il quale anche l'ultimo fu a dar parte di sua elezione all'imperatore: derogando così a quel qualun· que privilegio indispensabilmente concesso a quello da qualche suo antecessore , sempre ad oggeuo d"impeùire i tumulti. D'allora in poi ::,Ìno a Celestino H nel 1143 le promozioni de' papi furono pressochè tutte tumultuarie. Dopo Ja morte d' Innocenzo 11 predecessore di Celestino volle il popolo per forza entrare col clero a~- 1' elezione, e fu duopo concedergli l'antico diritto; così furono eletti Eugenio Ill, Anastagio lV, ed Adriano parimente IV. Alessandro III eletto nel Settembre. del t I5g, nel concilio lateranese III, ecumemco XI decretò fra le altre cose , che rimossi il clero , e popolo romano fosse stabile ne' cardinali l' elezione , e questa cader dovesse sopra chi a\,esse . ottenuto i suffragj delle due parti degli elettori. Era troppo giusto che la suprema dignità del mondo fosse conferita solo da un ceto di personaggi , che in ecclesiastica dignità non ha pari il mondo. In addietro la cesarea dignità conferivasi ùal collegio

6 degli Elettori , cl1e erano il primo mobile J el corpo imperiale ; così doveasi ]a poutifìcia dispensare Jal primo raogo de1r ecde.,iastica gerarchia. Serbossi poi costantemente nel sac ro collegio l'elettiva autorità ~i no all 'epoca dd conc1a' e souo i l b. Gregorio X; e per th eguirla si radunavano i cardinali ogni mattin a ora nella vaticana, ora nella lateranese ba:)ilica, o in alt1 o luogo di Roma, e fuori Ji Roma nel Uuorno ileile ri -.petti\'e città a foggia de]le loro attuali congregazioni . Resta ora che di 'olo per quamo più fìa possibile , ma compiutamente si esponga tutto ciò che spetta al conclave . Dagli an.tori s'intende un Jnogo, che chiodesi con molte chiavi, o in cui s' entra per mezzo Ji molte cluavi ~ N el caso nostro è quel l uogo , ove rinserr ansi i cardinali pel' eleggere il nuovo papa , e tal luogo sarebbe stato dagli antichi chiamato Presbiterio . Checchessia , che nel H27 alcuni, ed altri nel 1216 , o in altro tempo abbi ano troYato vestigj di conclave; è certo però che dal h. Gregorio X.. solo cominciò tale rinchiudimento stabile e per Yia di legge. La vacanza pitt lunga dell a romana seùe per )a discordia <.le' cardinali ridotti al numero di di ciaselle alla morte di Clemente l V nel 1 268 in Viterbo diede occasione alJa Jegge Jel conclave. Dietro il consiglio di s. Bonaventura allora Ministro generale dell '. orJine serafìco , fu fatto un compromesso in sei di loro, e cospirarono tutti per gl in· òizj Ùnti dal s. Dottore ne1Ja persona <.li Teob aldo Visconti Piacentino arcidiacono Ji Liegi , 1C4e .. allora , trova\'asi nella _Siria a predicare .la ·

. 7 ci·ociata , e che prese il nome di Gregorio X. Dopo anni due , mesi nove , e giorni ùue eletto così proJigio~amente . Gregorio , convocò nel 1274 il concilio di Lione il Il .. ed ecumenico il XlV. In esso, dopo vi vi contra~ti che incon· t1 ò per parte dei cardinàli .. stabilì non poche leggi sa]ulari alla grande elezione. Eccone aleu ne delle prima rie ::::: Che l' elezione far si dovesse, ove trovavasi la corte romana = e ciò fu un rassodare 1' uso di anzi praticato nell' elezione ùi Urbano Il, òi Callisto 11, eli Lucio III, di Urbano Ili , ùi Gregorio VIli , di Clemente Hl , òi Onorio JI[, di Alessandro l V, di Urbano l V , dello stes»o b. Gregorio X , e dopo lui d ' lnnoceozo V .. di Niccolò 111, di Martino IV , d ' Onorio l V , di Bonifacio VIII, del b . Benedetto Xl , ùi Clemente V e degli altri Avignonesi • e iufine di Alessandro V , e di Giovanni XXIII in Bologna nel palazzo del Podestà , ove aùunossi il conclave. Pio IV gravemente malato , dietro rumori, che il successore potesse scegliersi a Trento nel concilio tuttora aperto , comandò , che in Roma , e non altrove .s' 'deggesse il Pontefice • Altra legge del b. Gregorio si era che dieci giorni passar dovessero dalla morte del papa all' ingresso del conclave . Pio lV nel a662 .. e Gregorio XV nel cerimoniale hanno dichiarato che i dieci giorni noverare si debbano col giorno della morte • Ultimamente pui questi non si sono noverati con tutto rigore, per essersi protratti di a. l eu n i giorni i funeri novendia]i • Bonifacio III nel 6o7 av~a l'ichiesto solamenl~ tre giorni, e tanto pri~a·

8 per la morte di s. Zosimo nel 418 fu il triduo osservato • Nou fu poi egualmente in uso il prescritto da Bonifacio. Vi si derogò alla morte di Alessandro Il nel 1073, e passava per iitraordinario nelle esequie di Eugenio Ili nel l t 53. Ed ecco il luogo di porre secondo l'ordine dei tempi, la serie intera delle elezioni che avvennero o lo stesso dì emortuale , o qualche ,giorno dopo. S. Lino fu eletto il dì stesso del martirio di s. Pietro; così s. Evaristo dopo s. Anacleto : due giorni dopo s. Sisto , s. Telesforo , e dopo s. Pio, s. Aniceto. Fuvvi un dì solo fra s. CaH isto e s. Urbano , fra s. A ntero e s. Fabiano. A s. Stefano I nel dì stesso successe s. Sisto II , e il giorno dopo s. Eutichiano a s.' Felice I. N el dì stesso a s. Eusebio successe s. Melchiade. Due dì furonvi fra s. Ilaro , e s. Simplicio ; tra s. Felice IV e Bonifacio H: fuvvi un solo fra s. Adriano l e s. Leone III. Nel dì appresso ad Eugenio II succede Valenti· 110; nel dì ·stesso a Sergio Il s. Leone IV. Due dì dopo , Bonifacio VI succede a Formoso • Il dì seguente Benedetto I V a Giovanni JX: due dì appresso ad Anastagio III succede Landone; a Giqvanni X Leone VI, a Stefano VII Giovanni XI. Il dì seguente al Xl V Giovanni, il X.V, Silvestro II a Gregorio V, Giovanni XIX a Benedetto VIII di lui frateiJo. Due Jì dopo , a questo Giovanni successe Benedetto IX. Fra 0norio IL ed Innocenzo II fuvvi un dì solo; due f ra Celestino II e Lucio Il; uno fra questi ed Eugenio III , fra Alessandro III e Lucio li I ; fra questi, c U rhano III, così pure dopo Celestino 111

e Innocenzo III. Furonvi tre dopo Gregorio vPrr ; due uopo Clemente Ili ; un dì dopo Onorio Hl, e Clemente V l. Questa brevità ri chie<.le\ ano o Ja prepot ~nza de' tiranni, o le necessit~ J ell a Ch iesa . l\1a tutt' altro oggidì vogliono le leggi poutificie confermate non solo da Pio lV , e Gre.. gqrio X V, ma di più da Urbano VIU , e CJemente XII. La 3.a legge gregoriana è, che gli assente· cardinali non abbiano voto allivo n f--1l ' elezione: e questa è in pieno vigore anche al dì d' oggi . La 4.a che possa eleggersi qualunque cardinale assente non solo , ma auco· ra qualcuno non ca,dinale di qualunque ordine J'iasi. Stefano IV nel 769 in no concilio romano prescrisse che i soli cardinali potessero eleggersi a pontefici. Dopo lui per <~ ltro molli eletti furono non cardinali. Gregorio V nel 996 era solo cappellano , e parente di Ottone Hl ; S.ilvestro II nel 999 prima di Reims , poi Arctvescovo di Ravenna; Clemente Il nel 1046 dal vesco\'ado Ji Bamberga; Damaso II nel 1 o43 parente di Arrigo III, da quello di Bressanone ; ne))' anno seguente s. Leone lX dalla sede cl i Toul ; e nel ! o55 Vittore II da quella di .Aichstadt, parente anch' egli del detto Arrigo : N iccolò 11 nel 1 o58 era Vescovo di Firenze ; e Alessandro Il nel 1o6t lo era di Lucca .: Callisto II nel 11 tg era Arcivescovo di Vienna; Eu· genio Ili nel 1 •45 solo era abate de' Cisterciesi in Roma. Urbano IV nel 1261 era Patriarca di Gerusalemme , e dieci anni dopo il nostro b. G regorio X era arcidiacono di Liegi : s. Ce- ~stino V nel J 294 era sol fondatore di monaci .•

10 ilei suo nome : Clemente V nel 13o5 era Arciv escovo di Bou rdeanx : Urbano V nel ,362 era ahate di s. Vittore in Marsiglia. Finalmente Urb ano VJ nel 1 3?8 era Arcivescovo di Bari, dop u: del qnale non è stato esaltato alcuno , che n on fo:;se del sacro collegio. Qui poi riflette Ben ed~. tto XIV, che trovandosi sempre, p er di- "ina mercè , e attese le mature, e provvide promozioni ùei cardinali fa t te dai romani pont efici , un qualche soggetto fra essi degno del Pontificato, non senza somma incongrueo za poti ebbe:; i ricorrere ad . altro soggetto , e rige ttarIo òal seno della romana Chiesa , che benignaJnente ne l' o{I're. Le 8 rimanenti leggi , uon che la forma , luogo , e rito del conclave s' indi cheranno più a basso, giusta i regolamenti attuaii òi esso. A norma poi di tale statuto el etto venne in Arezzo nel 1276 Innocenzo V snc<'essore del b. G regorio X. Adriano V nello ste~so anno sospese la costituzione volendola in vari e pa rti modificare. GioYanni X.XI l ' abolì, e i seguenti prt pi fino a Celestino V creati furono s~:nza conclave . Questi attesa la ]unga vacanza dio~ l la morte di Ni ccolò 1 V suo predecessore , puco di s:, imile da quella dopo Clemente IV, rioo vò gli st CJ tuti gregoriaui ; che da Bonifacio VHl , dal b. Benedetto XI , da Clemente V, e tanto dopo da Pio I V vennero ratificati. Ma già ecco le cerimonie da praticarsi nel conclave, a teno re delle più recenti co~tituzioni • Dnranti le esequie J el defunto Pontefice, che si desc riveranno a suo luogo sotto il 20 Agosto , .i cardinali tengono dieci coegregazioni

1 l genè rali p rima d'entrare in èoncl ave . Ta lo rà anche sonos1 q n este tenute nel d ecorso de l fun ebre noveuu iale, e nella ca me ra d e' p a ramenti 9 o· c~ p iLO ! a re . .Nell a •·a di esse leggon si pane J al seg ret(lrio del sac ro collegio o de l conclave , p art e' dai ce ri.monieri le pontificie costitu zioni princ i pali ri sguanla nti il conclave . Tuue poi , anche ]e · non lette, ven go no giurate implicitamente . E ccol e tutte , q u ali trovansi nel ce rimoniale Ji ·Gregorio X V. Decreto di s. Simmaco che com inci a :=: Si quis =::: cont ro i predi sponeuti l' elezione pnp::t le, ' ' ivente già il papa, ed ignaro: di Niccolò II = Trt nomine Domini = dichiar and o a chi spetti pri va ti vamente d etta elezione : di Alessa ndro lll ;::::: Licet d e vitand a = cbe ricerca le J ue pa r ti Jei voti n ell ' elezione : ùi G regorio X ;::::: Ubi periculum =::: J ove prefisso il luogo e tempo dell'elezione s' istitu isce il con .. cla ve : di Clemente· V ::: 1Ve Romani = in cui (l ichi aransi akn ni punti della precedente , ed espongonsi i po te ri de' eardinali i n seùe vacant e : di Clemente VI ::::: Licet in Constitutione = in cui ùispo ngonsi molte cose dell ' u so , luogo, fami glie , cibi , ed altre appa rtenenze del conclave : d i Giulio II ::::: Cum tam divino ::::::: contra gli ele tti, e gli elettori per simonìa : di Paolo l V = Cwn secundum .Apostolum ::::: in cui ri n novato lo statuto di Simmaco, dete~tasi còn r agioni divine , ed umane il delitto d ' ambito nel p apato, e · si propongono pene gra viss ime contro gli ambienti: di Pio I V = In eli- {fendis ; = che versa su le esequie d el papa deft mlo , . sul potere del . sacro collegio , e ùegli

12 efficiali della curia ~romana in sede ' 'acante: di Greg~rio XV ;:::: /Eterni Patris Filius , in cui si approvano tre forme eletti,ve , e prescrivesi lo scrutinio co' .voti segreti delle ~chede: del rnedesirn.o l' altra costituzione ::::::: Decet ::: confermatoria del cerimoniale nuovo <lei condav.e; di Urbano VIII :::: Ad Romani Pontificis ::::: .confermatoria anch' essa ltielle due precedenti : di Alessandro VII ::::::: lnter ceteras == · contro le l . alienazioni de' beni ecclesiastici: d' lnnocenzo XII · :::: Romarium decet Pontificenz :::= contro il Nipotismo : infine di Clemeute X.II ::::::: .Apostolatus officium ::::: intorno alla scelta degli offi~ ciali , ed al rinserramento loro • Giurate dagli elettori tutte queste bolle (che eccetto l' ultima assai moderna trovansi tutte nel detto eeri.moniale di Grego~io XV ) si frange il sugge11o di piombo, .e il Pesca torio Anello; e le casse consegnansi de' Bre\'i , e suppliche. S' elegge, o conferma il Governator di Roma , e i due oratori latini l' uno pel funebre elogio del papa defunto , l' altro pel discorso parenetico all' elezione del successore. lnJi si deputano alcuni cardina· li alla , costruzione del conclave , e il cadavere pontificio trasportasi al tempio ·vaticano • Tutto questo si pratica nella 1.a congregazione • Nella 2.3 poi si confermano i ministri del governo, e i cardinali deputati esibiscono lo stato, e 'l sito della- strùttura del conclave. Nella 3.:\ eleggesi a voti secreti il confessore. Nella 4.a çlue medi<:i eleggousi ed un chirurgo ·. NelJa 5.a fJ no · speziale, e due ajutanti aromatarj ; due barbien, e due ajutanti.. Nella 6.a. l'ultimo cardinal

' 13 diacono trae a sorte le celle <la due urne , da una i nomi delle ceJle, dall' altra quelli de' car.. dinali . Indi i cerimonieri mostrano i) privilegio del loro ingresso, ed entrano due partecipanti, tre non partecipanti, e il più antico soprannumerario con un servo a ciascheduno ; q'1esti debbono disporre gl' lsquittini cogli Accessi giusta il cerimoniale gregoriano. NeHa 7. a oltre i due conclavisti già concessi da Clemente VI' ai cardinali , a loro istanza s' assegna il terzo ; e si eleggono 35 scopatori . Nella B. a due cardi~ nali incaricati ad approvare i conclavisti ne discutono le qualità, ed i privilegj. Nella 9· 3 tre cardinali sono eletti a presiedere a11a nettezza , chiusura, e governo del conclave. Nella 1 o. a ed ultima i non diaconi cardinali offrono il Breve elettivo, loro concesso dal papa che li promosse ; senza ~he sarebbero esclusi dal suffragio per le Bolle di Pio IV e Sisto V: poi s' elegge ]'architetto , il falegname , e il muratore • Intanto gli ambasciatori de' principi vanno all'udienza de' porporati , e per tre fiate ad essi prostransi come al papa • Spuntato il giorno decimo del funebre novendiale, adunatisi i cardinali nel co.. ro di s. Pietro , il Decano o altro Seniore canta la messa del Santo Spirito tutti presenti ; e dopo il vangelo l' orator latino recita la parene• si agli elettori onde 'convengano a degna scelta, e con tal ordine vanno al couclave , o dopo la messa , in cui tutti ricevono l' Eucaristìa , o do· p o i vespri del giorno stesso • Un cerimoniere de' primi colla croce -papale va innanzi all' alta• re , e genuflette nell' ultimo grad() • lntonasi il l

' t4 Peni crentor; e tutti gennflettono alla prima strofa . Qnesut fini t a sorge il cerimoniere, e s'incammtna alla porta Jella basilica colla croce rivolta ai cardinn1i , preceùuto òalla famiglia di essi, e st>gnìto Ja mn:"lic.i che proseguono, e compiono )' 11mo sudJetto . Dopo que~ti vengono · i cardinali due a due, entrano nella cappella Pao]i na , O \le il decano recita alcune preci , e tesse . analoga esortazione per la santa, e sollecita elezione . Poi si leggono , e giurano di bel . nuo,·o le bolle del coucla ve , e gli elettori s'avviano alle ]or ce11e. Ognuno v'impronta lo stemma suo ; le c. rea tu re Jell ' u Jti mo papa le ha fluO coperte di tessnto , o panno violato in segno di lutto corrispondente alle vesti loro ; g.li altri ]JOi stemlonvi i Joro drappi a rascia verde , nè i segni portano Ji stretto lutto • Suolsi dipoi negli stessi vespri da un cerimoniere con campdnello dare a"viso ai cardinali di recarsi alla Sistiua per assistere al giuramento che presteranno i custoJi òel conclave. l~ atto altro segno di notte tempo con campanello dal primo ce1imoniere • murasi il conclave , nè si Ia~cia comunicazione al di fuori che per ruote. Tutti usci· ti que'che non spettaovi, i cardina li sopraintendenti al conclave fanno replica te perlu.straziooi; poi si stende strumento ùeHa chiusura . Tutto ciò fassi, ùopo essersi i cardinali dimessi dagli ambasciatori , Ja cui riscuotono ogni omaggio di riverenza, e congratulazione . Ogui dì faunosi processioni , e preci dal clero e popolo della Città nelle vicinanze, o attorno al palazzo del conclave. La ·set;uente · mintir1a il decano canta

J5 la messa votiva dello ~pirito Santo in paramen.. ti rossi , communica tutti , e infine esona ai fini conJegni de1Ja g1·an sceha , e già JHOCI·desi ullo sq~tiltino. In 18 fuggie di" erse , attesta Panvinio , efiettuossi per molti secoli la Pontificale elezione • Tre soltanto presentemente valiJe . . . ' . . . nm conosciamo : cwe per zspuazlOne., per compromesso, per isquillino, ed accesso ; tutte insinuate dal grande I nnocenzo ILI nel cap. Quia propter = De Elect. ::::: ma più rigoro:;amente · prescritte da Gregorio XV, e U1bano Vlll. La J.a elezione d'Ispirazione è quanJo i cardinali tutti ispirati divinamente, Ji comune conseuso acclamano, e a \'iva voce un qualcuno a pontetìce . Gregorio X V richiede prima che ciò solo facciasi nel conclave , e Ja singoli i ca1 <linati chiusi , senza esservi preceduto particolare trattato sopra 1' ~letto. Per tal moJo ispirati vo creati furono i seguenti: s. Fabiano nel 23d ; s. Gregorio Vri nel 1 o73 ; ·Niccolò V nel 1 !~47 ; Clemente VIl nel 1 f>23 ; Paolo III nel 1534 ; Giulio III uel l 55o; Marcello II nel ,555; Paolo IV l' anno stesso ; Pio I V ·nel a·55g ; e s. Pio V nel 1566. Usava poi anticamente 1' acclamazione, e àdorazione. Così fu eletto Stefano lX nel J o57 , e parecchj altri sino a Gregorio· X V, che la levò comechè talora potesse sembrare tumultnaria. La 2.a forma che è il Comprmnesso ha luogo, quando gli elettori discordi si rimettono ad uno o a più , obbligandosi tutti a riconoscere il nominato da quelli. Debbono i cardinali compromittenti esprimere il n1odo e la forma onde i compromis~arj eleggeranno , e

16 l'eletto aver · si dee da tutti legittimo· pontefice. 1Jovrassi cioè Jichiarare se dai tre compromissa t j per la \'alidità de1l' elezione abbiasi a proJ>Ol'l e al sacro collegio il soggetto , o se basterà che tlue convengano in uno ; se l'eletto donà essere tleJ loro collegio , ovver fuori • Di più dai compromiueoti suolsi prescrivere ai compr01nissarj il tempo , entro cui conchiudasi l' elezione~ . Seuza queste condizioni nullo tiensi il coJnpromesso. Que~to importa Jo statuto di Grego- · t·io X V , e scorgesi tauto prima prescritto nell' ordine romano del catdinal Giacomo Gaetano Stefaneschi presso il Mabillon. Furono in cotal modo eletti i seguenti: il b. Gregorio X promotore del conclave ; Clemente V , e secondo alcuni ma falsamente Giovanni XXLI. Nè già sus~iste che in lui cardinale fosse fatto il com- }lt omesso , e che nominasse se stesso. Avvegna• chè nella prima sua enciclica pretesti egli d' essere stato eletto dall'unanime voto de' cardinali e contro le stie più vive ripugnanze : di più ~ l' acerrimo di lui nemico l ' imperator Lodovico Bavaro in que' suoi infamatorj libelli non ne dà cenno veruno • La. 3.a elezione di .Scrutinio, o ·di Scrutino, e Accesso insieme , è quella che due volte al giorno usasi nel conclave , ]a mattinà dopo la messa , e sul tardi dopo il f7eni creator. A questa debbono tutti i cardinali del conclave intervenire sotto scomunica ipso facto, dato il segno terzo del campanello • . Questa forma è tutta segreta , e contiene tre atti, cioè Antiscrutinio, Scrutinio , e Poscrutinio, e tutto a tenore del cerimoniale gregoriano •

17 n primo contiene. ]a· preparazione delle schedo-~ le • di forma più lunga che larga t · che nello sg:uittinio hanno l' Eligo, e nell' accesso Accedo . Queste pong~nsi, in due bacili sopra una. mensa dai cerimonieri aflìnchè i sacri elettori pos~ano prenderle a lor tulento • I due fregj pari· a quelli ch' ornano i libri , aventi a tergo di sopra la voce Nomen e di sotto Signa_, · furolìo ideati per impedire che colla luce, e diafanità della cart:t non si svelassero i nomi e sigiHi degli elettori, che deono essere sconosciuti. Contiene di più l' Antiscrutinio _, l' estrazione de' ~quùtinhtç>ri _, ed Infermieri che sono tre , i primi pe' ·voti de' sani, e i secondi per que' ·degl' infermi. Anche quest'atto ben'chè in altra foggia scorgesi praticato anticamente nell' ordine romar1o sopraind_icato. L'atto 3.0 d' A.ntescrutt i n.io è la scrittura schedolare •. N e' tavolini b en correJati · di penne, e inchiostro ogni elettore dopo il decano scrive -gllardato , senza v ed t!rsi quel ch'abbia scritto, prirna il suo Qome fra le voci Ego e Card. ; poi in mezzo il nome di quello che "\'nole ele tto_, ma con caratt ere sì mentito , eù alterato , che mal ra\·v isisi la mano ·di chi lo scrisse • Un solo soggetto e determinato scriver si dee , e nullo il suf~rngio riuscirebbe , se due o più fossero nominat-i • In fondo all a scheda scrivon&i i segni , cioè un ·nu~ mero , e u ua parola o detto di sacra scrittura, o cosa simile : ex. gr. 20. Gloria in exce!sis D eo . L' atto 4.0 antescrutabile è la piegatura d eJi e schedo le agevolata da' cerimonieri, non restando a'canlinali che di · ripiegarle fino a coprir~ 2

t8 i segni e 'l nome dell' elettore ; e le schede così r-iducoosi quasi a1la · larghezza del pollice 1• La complicazione poi totale delle schede da cerimonieri allora farassi , che sia .seguìt0 l ' atto.. 5.~ ed ultimo d' antiscrutinio , ehe è il snggellam~nt~ cli ·dette schedè che O.gni ca-rdinale fa al di. fuo· ri , delle medesime a tergo con si~illo a ciò pre~ parato , non· .gentilizio , ma assai semplice cioè. Ji tre lettere) ~ o' tre numeri , o di una figura sola.· Segue l ' Atto 2.0 che è lo Scrutinio , .e otto • part~ racchiude • Le prime tre· sono recare la schedo/a .: dar .giuramento, e por/a nel calice, c fannosi tutte conriessamente in. tal guisa. Pietro il decario , ogni el~ttore la già scritta , ·p·iegata , e suggellata scheda prende col pollice , e coll' indice d ' ambe le mani , e alzata la .reca all' ara sopra cui sta gr.an calice ·preparato, con patena copetltO , .ove ripongonsi le schede • Ora alquanto genulle.ssò , s'alza, e con sonora .voce fa il seguente giuramento, quale è scritto in tavoletta sulla mensa dell'altare; Testor Chrùtunt ·Dmrfinum , :qu.i me juclicat_urus est , me eligere , quem .secundum Detàn judz~co . eligi debere, ·et quod idem in accessu . praestabo. Poi .mette )a scheda nella patena -'. e con questa Ja cala .dentro· al. calice , e dopo essersi inchinato .alla eroce dell ' altare ritorna al luogo. · Se poi l ~ elettore per imp.otenza non pote1se ire all' al... tare , ma per altL·o fosse in cappella , l' ullimo scrutato re gli reca il bacile ·~ colle schede , onde una prendane ; \'i scrive poscia come sopra di- . ccmmo , giura , e consegné\la suggellata , e pie.. gata _, come fer gli altri • Lo scrutatore la reca /

'1 . ., . . •9 a l' ara palesemente ;· e senza prece , nè giuramento -quella pone sulla p~uena; e con essa tramandala nel calice • Se l' elettore non potesse per mo~bo nemmeno scendere in cappella ; i tre infennieri che si estraggono all' effetto , si conducon'o da scrutatori con cassetta alta un palmo di sopra aperta, tanto che passi la scheda compiegata. Questa cassetta da' scrutatori s~ apre pria 1)ubblicamente , onde gli altri la veggan vuota ~ , indi consegnasi agl'infermieri, poi la chiudono , e su l' ara si por~ )a chiave. Con questa chiusa , e col bacile che ha tante schedole quanti infermi, van .gl' infermieri da ciascheduHo . Essi levata dal bacile una srhedola , segretamente ' vi scrivono , · suggellano, e pieganla, e poi prestato il giuramento la pongono ia cassetta . per l~ fessura . Se gl'infermi seriver non ponno , eleggon altri a loro genio , che giurando segreto appo gl ' infermieri , non solo hanno a tenerlo inviolabile pel vincolo suo ·, ma se 'l rivelassero incorrono scomunica latae sententiae • Gl' Infermieri poi tornano in cappella colla cassetta : que~ta s' apre da scrutatori , che nn merano le schede · palesam€nte, e tante trovatele quanti gl' infermi , una per una pongot10 sulla patena , e questa inclinanJo tutte assiem~ vanno nel calice • Onde poi di soverchio non s' intrattengano gli altri elettori , nè t.roppo prolunghi si l ' azione di scrutinio, potranno gl'infermieri dopo il decano fare le loro .schedole , e porle nel calice; di poi portarsi ag1' infermi , mentre frattanto contir)ua lo squittinio ùeg1i altri , che non si pubblica , se no al ritorno

~() àegl ' inférmieri. L'atto 4·9, squiuinativo è ~la. tizi1 stione delle schedole, jche nel c::tlice coperto colla patena fa ssi dal primo scrutatore. colJ ' agitar~ lo più .cl' qna · fiata. L .' atto f>.o è . n·overaziune " ehe 'Si eseguisce dall' ultimo scruta.tore , levilndo d al calice. Je sjngole schedole , e riponendole in altro calice vupto, a ciò. destinato. Se il uume· ro non rispondesse a quello ~de' · cardinali present i , fassi la combustioo delle schede, cui chian1an j_itmata. , e di nuovo si passa·, ad altro scrutinio • Se •poi corrisponde si va all')atto 0.0 che è la pubblicazione deHo scrutinio.. Gli scrutato,. ri s' assid,ono ad un tavolone colle' spalle rivolte all'alta re ; .il 'Primo di essi P- rende una scheda • e intatti lasciando i segni , l' apre tanto che scor':", ga il nome d~ li' eletto ; poi la consegua al sec~m:' do , che scerto pu r , ess~ il nome , la passa al terzo che a11nunzialo ad alta ' ioce, acciò tutti notino il \'Oto nel . foglio stampato che hanno òavai ti coi nomi di tutti i cardinali • Questo voto segnasi a camo al nome dell ' annunziato eon .lineetta orizzontale, che corra· lungo il no~ me • . ·Fassi altre ttaç1to di tutte le schede che so~ no nel calice. Se nel di volgare lo sc rutinio due schede veggansi piegate sì che da un solo date ·appariscano ; se ambe presentino lo. stesso sogge tto , queste si hanno per un . sol . v.oto ; se gl' inscritti sono di versi , n i uno vale di qu.esti \ 'Oti ,. e nel doppio caso lo scrutinio non lascia d ' avere il suo vigore. Compiuta la pubb1icazione , i voti predetti riducousi a somma da ciascun .elettore nel foglio in cui notati ' 'enne':'" ro , o ~ ia altro :ancor .~e-par~to. , ,e .. di~~i il t~le

' 21 Reverendissiino 'Sig. r·~ardina]e ebbe 2o· voti, l 'aitra riscossene 12. Ciò poi si fa , afiinchè oooi cardinale all ' uopo >non sia costretto a numer~re più volte i voti segnati' nel foglio r·impetto al nome de'· caJ~dinali. ~· atlò 7.0 è l' infìlzatura· delle schede fatta dall ' ul'timo scrntatore' , dopo, la lettura ùi esse ' con ago e fìlo a ciò preparato ' nel Juogo precisamente ùcll ' Eligo . · Questa ope~ razione fu ideata per · ]a · più ca o ta · conservazioq deiJe schede·. L' 8.0 eJ ultimo auo eseguito sempre dal .m edesi m o, . sta nel ripofl'e separatamente o nel tavolone o in ahro cali.ce vuoto tutte )e scheùe , dopo aver fermati i dne capi del filo , a cui le avvinse. Il Poscru.tinio terza ed ultima azione grande ùcl couclave , se. collo sct utinio siasi conchiusa 1' elezione ha tre atti, cioè · noverazione di schede , ricognizione di voti, e abbruciamento di quelle: che se l' elezione non fosse seguita gli atti son sette cioè l' Accesso ; l' Aperzione de' sigilli , e de' segni ; )'Annotazione di essi; la · Disamina de' \'Oti; Ja Noverazione di essi spettanti o al solo scrutinio scorso, o a questo co1l' accesso; la Ricognizione di tali voti; e da ultin1o la Combu- -stione delle schede . L' Accesso adunque , oJ .Accessione , non altro significa che accostamento ad altri 1 e nel nostro caso , dare il voto proprio ad alcuno per supplire ' a'voti che gli. mancano . . Tutte le severe prescrizioni concernenti gli atti dello scrutinio osservare si debbono ancor nell'accesso • Differisce poi egli dallo scrutiIJlÌO pe'seguenti ~pi: 1.0 che i cardinali ·prendon(i) 'tla altro bacile le sc~edcle proprie dell' ~!:.cesso; . . .

22 2.0 se l' elettore non accéda ad alcuno·· , dove scriverebbe l' eletto , scriva 1Vemini; e la scheda sarà seritta ; e suggellata co' segni stessi dello scrutinio , sotto nu1l i.tà di voto accessivo: 3.0 che non può farsi l' acce~so a un cardinale, che non abbia ottenuto almeno un suffragio dallo ~ct·utinio; uè a quello stesso a cui diessi nelJo scrutinio : 4· o che nell'accesso del pari che nello scrutinio mtJlli non ponnosi nominare : puossi bene accedere ad uno , cui l' e1igente fra molti abbia nullamente nominato nello- scrutinio ; pu rchè in quello abbia ritratto valiJo v o• to almeno· da un altro: 5.0 che qui nqn si presta il giuramento, che fu già espresso nello scrut• tinio con que1le voci ;:::::; Et quod idem in ac-. cessu praestabo :::: 6.0 che fìnalmente gl' infernlieri debbono recare agl ' infermi lé schedole dell ' accesso con un foglio impresso, in cui sono scritti i voti òi ttuti nello scrutinio pubblicamente riconosciuti . L' atto 2.0 3.0 e 4.0 consistono· in aprire i sigilli , e i segni , in noverarli , ed ·in esaminare i voti , il che si fa soJo ad elezione seguita co1Jo sqnittino , e coll' accesso. Questi poi fannosi in cotal guisa . Lo scrutator primiero aprirà le schedole acc.essive , che ottenne l' eletto, sol dalla parte ·che contiene i segni, e4 osservati suggelli e segni con Jiligenza , così aperte , e tuttora infilzate le ·passa allo scrutatore secondo, che praticata l' istessa ispezione, ]a porge al terzo ,1 il quale ati alta ; e intelligibil voce · annu,ozia i segni·, e sigi.Jii . delle prefntc schede, e li · nota nel lato sinistro di un foglio a· ·Parte stampato SOltO le ·parole Segni e s.:gz:lli

20 degli Accessi; il che fanno similmènte ne'rispet• tivi lor f.ogJi a parte gli altri cardinali • Dipoi per l' esame di questi voti lo scrutatore primo alla vista degli altri due prende le schede degli scrutinii , e cominciando da un capo del filo a cui sono inserte , rintraccia · il sigillo de11a prima scheda squittinatoria ne' sigi11i notati dell'accessorie, e ~e noi rinvenga, prende la seconda; e di essa ne esplora parirnente il sigillo ; e se anche quì non lo scopra, passa alla terza , e così alle segu.enti, finchè trovato un qualche sigillo di esse , schiude la scheda squittinatoria dalla parte de' segni , e se non rilevi che i segui di quella convengano cogli accessorj , omet- te la scheda , ed aftra ne 1)iglia , come si disse poc' anzi delle scbeùe non accordantisi ne' sigilli o Se poi vi vegga l' accordo de' segni, ]a mostra agli altri due scrntatori , e tutti assieme dietro severo esame sull' identità de' sigilli , e. segni d' ambe le schede , -argomenteranno se lo stesso soggetto, ovvero diversi sian enunciati: nef ·primo caso il suffragio è nullo ; neJl' altro ottiene tutto il valore, e allora si è che l' ultimo squittìnatore aù alta voce pronunzia e i segni , e i s!gilli e il nome ancor dell'Eletto che vi è compre~o , e al destro lato del foglio suo nota ]' i~ dentità de' segni e suggelli squittinatorj cogli accessorj , e questo similmente farassi dagli altri elettori nel loro rispettivo foglio a ciò preparato o Questi atti poi .comechè più malagevoli a snoccio]arsi , che a praiicarsi , richieggono che diasi. specchio di essi colla seguente modula.

24 ~oooooo~oooooooooooooooQooooooooooooooooooo# o 8 CARD. NOMINATI g 8 ('Sigillo)' ACCESSO SCRUTINIO NELLO o o , · . SCRUTINIO o o ;. . o .O A 0 p, ·33 . Charitas. A O P. 33. Otaritas. Cartl. Tuscula~ms . 8 g B Q R. 20 . Gloria. B Q n. 2o. Gloria . ~ard. ~roenesunu~.. 8 O S 'l ' C. qo. Fides. S T C. 4.J. Fides . Card. S . Bernard1. ./J l•' G E. 10. Fortitudo. F G E. 10. FQl·ti.tud,o. Card. S. Pudentian;e. 8 o o ~ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo~~ , ,.• Che se per sorte in questa disamina avvenisse ·òi. scorgere due o più schedole .scrutatorie tnunite de' segni , e suggelli stessi d' alcuna d' ac~ · cesso ; allora se · l' e~ etto d~ una sia di~·erso , dal-:- 1' eletto dell' altra , lo Sci·utator primiero su gli ()echi degli altri due aprirà tanto le più schede dello squittinio.,. cor~e l.' unic~ dell' .accesso, an- .cbe laddove sta Il nome dell' eletto~e, e dell 'ac- .cedente , perchè a tenore de1la Gregoriana Costituzione possa constare della validità , o in va~ ]idità dell' accesso : se poi in qua1cu n a .q i tal_i ·schede squittinative consenzienti coll ' accessorip ·non fossevi (l' eletto) nominato , delle sched~ 1S' ometteranno, e alle susseguenti fat·as.si passag- ·gio. ·L 'atto 5.0 • del poscrutinio è de' su(lrqgj la 1zoveraziorie o dello squittino solo ,1 o di que... sto coll'accesso: questa dee farsi ognora, da ' Scru:- tatori , seguita o no la desiata elezione ; pel ca- ~so · affermativo per accertarsi dell ' eleziqne cano- ·nica; nel negativo per rilevare che il . nominato ·non è . riescito pontefice dallo · scrutinio, e.. dal1' ac~esso: L' atto poi compi~si in cotal guisa • J{:ed1gons1 a somma dà' scrutatori i voti de' sin~ goli . nominati .a pontefic.e o nello. squ.ittino solo , o in questo congiunto all' accesso • ::,e· alcuno

25 n6n giug'ne a riunire in se stesso le due terze parti de' voti , non segue a pro suo l'elezione; se poi le r'accolse , la sua scheda si scopre anche là dove occulto sta il nome dell' elettore · ' e veggendosi che l' eletto diè ad altro soggetto il suo voto , l' elezione è ca~onica , se poi constasse d' aver nominato se stesso , nulla addiviene per mà. nca nza di un voto come la bo11a di Gregorio dispone. Qualora ·più d'uno ritrar po- . tesse le "due terze por'zion de' voti, o ancora al di là , nell'eguaglianza nullo è l'eletto; nell'inegualità prevale chi ecce4e l'altro di un voto. L' atto 6.0 è il rivedimento, che i ricognitori fanno , sia o no seguita elezione • Versasi questa su le schedole sì di scruttino , che d' accesso; come pur sopra le annotazioni fattevi da scrutatori , per isco'rgere se questi ultimi l'incarico loro fedelmente disimpegnarono. Cavaosi a sorte i riveditori non altrimenti che gli scrutatori , e gl' infermieri , e se compiuta sia l'elezione ne1lo sc•·utinio , fassi repeute ; nel caso opposto. , dopo l' accesso. L'estrazione poi sempre e.5eguesi anche nell' accesso , che seco non trae l' elezione • La 7 .a ed ultima operazione è l' abbruciamento de1le schedole , che palesemente dopo la rivista , sia o no effettuata l' elezione, consumar deggiono gli scrutatori. Seguìta poi che sia la sospirata elezione , i cardinali capi d ' ordine unitamente al segretario del sacro collegio , ovver del conclave , e a ceremonieri si portano a prendere dall' eletto il consenso , ·e sì lo interroga il decano :::: .Acceptasne electionem de Te canonice factam in 2 *

2() Summu.m Pontificem? ::::= E ricavatone il consentimento , gli cbieJe il nome che v1uol a!)sij.· , mere , e questo pure indicato dall'. e]etto , ste~­ desi pubblico strumento d ' accc tt_azi~ne J~ t pr~­ mo cerimoniere colla presenza J1 p1 te~ LIID O II). Per l'essenza del Ponttficato è i nJispeusabile tale assenso: contraendosi in esso spirital matrimonio colla Chiesa per cui è duopo un forma:- le consenso ; e . incontrandosi aggra\'j . cbe seco trae il governamento di tutte le Chiese con non iscarsa sovrana temporalità : cose tnlle che trvppo esiggoòo libera acceuazioo~ dalla p a1 te di chi se le indossa, come provano a rne ra' iglia il Camarda , ed il Passerini • Ponno beo gli tlettori costrigoere il candidato per via di p1 ieghi , e di lagri rne al consenso , ma non con p,recetti , o con pene : nè più sussiste quel che aJoprossi col renuente l unocenzo II , che indussesi ad accettare dietro minaccie di scomunica , che gli ferono i cardinali. Molti papi vo]outieri assunsero la supremazia papale; altri non renuirono: la massima parte poi vi fu in ogni secolo ripugnante. Eccone i principali; s. Liberio nel 352 , s. Bonifacio nel 4•8, s. Gregorio Magno nel 5go , s. Pasquale l nel 817 , Grego• rio IV nel 827 , Benedetto III nel 855, s. Niccolò I detto il Magno nel 858 , Ad riano II nel 867 , Stefano V nel 885 1 Leone VH nel g36 , CI_emente II nel 1 o46 , s. Leon IX nel J o4g , .Vtttore II nel Io55, Alessandro II nel to61 , s. Gregorio VII nel 1073, Vittore III nel 1086, Urbano U nel 1088, Pasquale H .nel togq, Gelasio II nel 1118 , Callisto Il nell'anno st:;g.uente, r

27 lnnocenzo Il nel 1 I3o, Alessandro III nel 1 i 5g, lnuocenzo III nel 1 1 g8 , Gregorio lX nel 1227, Clemente' l V nel 1266, b. Greg~rio X nel 1271, lVIartino l V nel t 281 , s. Cele~tmo V nel 1294, h. Benedetto X.I nel . I3o3 ~ Gregorio XI nel l37o , Niccolò V nel •447, s. Pio V nel J 566, Clemente X nel 1670, ven. lonocenzo XI nel nel 1 676 , Clemente X I nel 1 700 .. infine Bened~tto Xlii nel 1 7 24 ; tutti questi mostrarono le più vive e sante opposizioni . .Fatto dunque lo strumento accettaiorio dal cerimoniere primario, di cui ne dà parte al sacro collegio ; i doe primi diaconi cardinali prendono in mezzo il papa noveJlo , e l' accompagnano dietro l' altare . I vi col mezzo de' suoi conclavisti dimette le vesti carùinalizie , e da cerimonieri assume le pontificie , cioè sottana bianca , roccctto con cinta di fiocchi d' oro finissimo .. mazzetta di seta rossa , simile benettiHo , çamauro .. e stola , i bianchi calzari pria già adattigli ùal suo ajutante di came~·a , assiem cou scarpe ùi drappo rosso con croce . fulgiua ricam.atavi sopra. : i n cotal foggia vestito e adorno recasi avanti l' aqgusto altare , dove assiso in gestatoria sede preziosamente ivi parata ~ adorazione riscuote da porporati dietro il decano loi·o , che baciagli piede, e mano , e il papa rendegli bacio di pace nel vo~to ; e postosi in dito il Pescatorio Anello , i1nmoto attende che il preconio divolghisi di sua elezione • A ta· le effetto il diacono primo de' cardinali preceduto da cerimooiere co11a croce s'avvia ali~ . logg_ia consueta delle benedizioni verso la piazza. .

28 di s. Pietro ; (o ad alt!o _lll~go :mcor snperio· re se altrove avutO s1 ~Hl d coHcl ave ) hl è ' . ' aperta da artefici nwggtor h ne"u a • pel . pa:')::..aggio del cardina le , che av\ erte d pu po lo w pwz.. za raccr•l iO d ella elez10 n ,-;cgn h a , cou tali accenti =: Annan tw vnb s ,... m, t.l tum tnflf)rtum : H abemus Poutifict:m l i mùt P. fii i SSimum , d B ev erendissùnwn Do·ninwn .'V. CarriLnalt:: ln .LV. qui J·ibt. nomen eit·g it ut fnn ocenlius Xl f', aut Julius lf7inpo.\·terum YCICP!ur: =e <.li •epente Jatosi il segno dapa vicina artiglitrìa , spara castel santangelo ; indi l' appar<1to più sontuoso de1le milizie, il buono festante de' sacri b ronzi ed ogni gioja di~piega.s i neJl ' Alma Cilt~. Per quel c.:he spetta al nome novello che prende ]'eletto, sappiasi che ·. anticamente glie] ' imponevano gli elettori ; ora. non più che sei preude a talento, aggiuntovi il numero da ·urbano IV nel 126 i in poi . n primo che nome cangiasse' più comunemente si et ede che fosse Giova uni XII nel g56 , che prima diceas i Ottaviano. Tutti dappoi lo seguirono, meno Adriano V l, e Marcello H, che aveano il nome natal izio neJia serie de' loro predecessori . Coll' annunzio al popolo del nuovo papa , sciolto rimane il concla- \'e ; e )'eletto vestito pootificalmente d ' amitto , camice, cappa , e mitra portato viene su l' ara della sistina , e a lui assiso i cardinali con sotta?a, Toccetto., e cappa vi.o1atà vanno a rendergh un dietro l'altro con ordine la · seconda adorazione • lodi li a1nmette al bacio del piede , n?n che della mano, sotto il ·man.to, e col doppiO amplesso. .Nonsig. Goyernaurre ~i Roma a

)ui présenta n· baston del comando' chè p:~ lo più glielo rende; accoglie poscia Monsig. Governator del conclave , il Maresciallo , ed altri distinti soggetti • Qui scendono per la regia scala due a due Ji cardinali , precedendoli i musici di cappella che cantano l' Ecce Sacerdos magnus., e in s. Pietro s' avviano , e <Ja ultimo il papa portato .da dodici nella gestatoria selJa • , Venerato il sac('amehto entro il ciborio ripo~to, è recato all ' ara papale , .e lo pongono a sedere sopra la mensa, in addietro -nel mezzo deH' ara~ 1na Benedetto XIII nel 17~4 noi sostenne ; m~ volle porsi al lato dell' evangelio per essen·i a.- clorato . Allora intonasi dal decano solennemente l'inno Te D eum laudamus , e i cardina li fanno al papa sedeotevi la .terza adoraz ione . Poscia il Decano ùa11tt parte dell ' epistola legge alcuni versetti , ed orazioni , che son notate nel cerimoniale ; dopo di che il p apa di:,cenJ.e , e .da un diacono cardinale gli si leva la mitra , e b enedi ce sole nnemente il· popolo per la p rima volta. Poi riportasi in chiusa sedia da pall afrcJli al suo appartamento; e i cardinali ri tor nouo a' loro palazzi , dove 'COl resto della città 11 Ila :sera s tessa , e nelle due seguenti fanno fo,ot bi , ·e illuminazioni, e segnatamente il castel sa nL.m· gelo ., coronandosi ìa fe~ ta universale col1 <l generosità del nuovo prinQipe • L' u so delb ges ta· -zione papa]e riprovato cotanto dagli etc·• oJnssi, .venne per forti momenti Ji con~ruità ndl a cbie · sa romana i m rodotto e con ·erv(jto • .Es~;endo il pontefice de' v~sco v i il ' ' e:;covo, , ass:1i C.'l t ' ' eni- ,Y.a ., che fus::.e g!liuato allorn'o in più. eminente

. ~ 1111";. ; , scanno per farsi veùer da tutti i sudditi quale fiaccola della fede. Di J.à elevato può agtatamen· te mirare ]e pecorelle di Cristo alla sna cùra affidate , e loro con fausta prece .benedire : del pari i popoli ponno guardare facilmente Lui , che presiede io sublimità; e dal volto ravvisare i) pastore ; talchè quante fiate rimirino il vicario di Cristo, e successor di Pietro esaltato nella cattedra de' seniori , in quel trono di gloria , prorompano tosto nel1e · ·maggiori protestazioni di fede ~ S' aggiunga infine , che questo solo u• sasi ne' dì solenni , qualor folgoreggia nel ponteficale suo maggiore apparato ; nelle quali cir~ costanze non potrebbesi che a sommo stento condurre a piedi per la fo1la del popolo ridondante • nè ravvisarsi dal p'Opolo qna]ora viene per lui benedetto; stante più ancora l'età avan· zata che d'ordinario non va disgiunta da romani pontefici. L'eletto poi éapo llella Chiesa nuovi titoli acquista e tutti dignitosi, eù augusti. Oltre quello Ji Papa, di cui parlerassi nel giorno sacro al ponte.fìce s. Siri cio che primo l' assunse , ha quello di Sommo Pontefice e Mas- .simo , di Santissimo e Beatissimo ; e di altri innumerevoli , di cui dietro il Bal'bosa , e il BeHarmino ne stend€ un indiçe alfabetico per ben cento· pagine il Raynaud • Il primo a inscriversi Vescovo di Roma fu s. Zosimo nel 4t 1 , e s. Leone il Grande nel 44o ' 'i aggiunse della Catt~lica Chiesa . S. Gregorio Magno ne~ 5go quello introdusse di Servo de' Servi di .Dw. Ne' tredici primi secoli non godeva l'eletto dell'autorità i-Pntificia prima della ·consacr;lzione,

Zf nè si chiamava Pontefice , ma Eletto • Da Adriano V in poi, dalla proclamazione gode tut.. ta la pienezza dell'autorità , e contra chi lo negasse, \'Ìbrò .scomunica Clemente V nel I3o5. Per molti secoli appena eletti i pontefici erau tenuti a fare la J'Tofessione di fede • Pare che tal uso venisse meno nel quartodecimo secolo , e nel seguente il concilio di Costanza pe~1sò ppportuno di richiamarlo • Se l' eletto non fosse V esco v o , vie n consecrato e poi coronato . Un laico solo con esempio non mai più inteso o t- . tenne il Pontificato, e fu Giovanni XIX nel J o2Lj. per mezzo di simonìa. Ne' p rimi secoli pochi sud diaconi erano assunt~, tra questi fuvvi s. Silverio nel 536 : per lo più assumevansi al pontificato i di:;tconi che ~ preti , e ciò per parrecchie. ragioni • Perchè i diaconi più de' preti aveano intima cogni'zione delle cose temporali , e spirituali della Chiesa , comechè occhio ed or• gano eran de' vescovi ; perchè i primi più de' secondi noLi erano a tutte le condizioni del po• polo , eù avendo tutto in lor mano , facilmente si procacciavano gli animi del clero , e hrUlanòo più degli altri nelle dignità porgevano prove assai luminose di superare nelle ùoti d ' animo ' chicches~ia· , qualora fossero posti al governo della Chiesa ~niversale • Fin da secoli primitivi i tre vescovi d' Ostia, Porto , ed Albano i consecratot~i erano del po~tefice, sempre il precipuo era l ' Ostiese ; e Cencio Savelli poi Onorio Il( stabilì , che se il vescovo d' Ostia di venisse papa , ovvero vacasse tal vescovado , 1' Arciprete 41' O~tia fosse il primario consecratore • Oggi

~.~ so~:nt~a l' a1t~o piìi aoZfàrio, vale a dir'e <juef., lo di Porto. Alcun i pontefici ritennero ancora• , i vescovadi delle Chiese che prima reggevano : · Clemente Jf nel 1 o46 ritenne quel di Hamber-· ga; s. Leone IX nel 1 o4g quello di To.ul ; Yit· tore Il nel J o55 quello d' Aichstadt ; N1ccolo ~I nel t o58 quel di Firenze; Alessandro Il nel 1 o61 qnello di Lucca ; Urbano· Hl\ nel 1 185 qu ello di Milano; Alessandro 1 V nel 12"&4 guello ,d'O.. stia e Velletri; Paolo IV nel 1555 quello di :Napoli: Benedetto X.lll nel 1724 quello di Be· nevento; Benedetto Xl V nel a 740 quel di Bologna , e il precedente· Pio VIl dal 18oo quel"" lo d'lmola. Alcuni anche ritennero le· Abbazie, come fecero della Cassinese Stefano IX, e Vit.. tore Hl. Che se l' eletto fosse già vescovo , non si coosagra , ma benedicesi , e la prima di lui funzione s' appella ~ Sollemnia bene~:-lictionis, non consecrationis. = E a questa prefiggesi sempre o una Domenica , ovver qualch' altr~ giorno festivo. Ecco quanto apparteneva al sa- .cro liturgico rito sì vetusto che moderno, non che alle leggi , con cui da porporati elettori si costituisce un 1or confratello nel Pontificio Trono per essere Padre e Principe, e Capo univer~ ~ate Jella ~acrosanta romana chiesa • yeggansi 1l Barbosa , il Camarda , il Passerini , éÙ altri • C.hi poi bramasse d ' erudirsi alquanto · su · · )~ ~arte polilica del conclave ( giacchè anche in af~ fare sì grande dispose l' Altissimo , c~e l ' opra sua fosse precorsa talora dagli urti della più fina mondana politica, sempre però dalle viste e cautele dell' incerta umana . prudenza , percllè

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