Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

6n Bianca vestita, e cl allargar la mano Versando i fior su i pingui campi e molli, U' le belle orme sue ricalco invano, E riveder da lunge i noti colli, Cl1e il Velin bagna, e in ch'ella pose affetto, Con1e vite che v' a])bia i sttoi rampolli. Quindi cercar col guardo il caro tetto E quello ahi visto, dechinar per via I trernuli occhi dall' an1ato aspetto, E sovra il tempio umìl sacro a l\tlaria Tutta versarsi, come amor la guidi, Al tenor della mesta salrnodìa, Ov-e il suo cener giace, e par cJ1e gridi A me: lnsso, cl1e fai ? cl1i mi risponde? •.• Ma tacea l ' eco, e più non la rividi ... Qual tortorella dall'amate fr onde A vol passando dirimpetto al Sole, Si ripinge sullago, e poi s' asconde. Pallidi, mesti, e senza far parole I fanciulletti della vjlla intanto Stavan, corne da gel toce he viole: Su i groppi delle ciglia aveano il pianto, E precedeanrni ver le soglie sante, O ve un Dio dell' agnel riveste il manto: 6.. ...

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