Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

t21 Qui le due s' abhracciaro Altne onorate Del Suocero e del Genero; e de' vi vi \ Parlar quaggiù serbati a nostra etate : E disser come a noi da lor derivi Lo bello stile che fia detto antico In tempi rneno al parteggiar proclivi, E come il Tosco dal bel dir pudico In cui vivo il Sì st1ona, un giorno al colto Lombardo in un parlar farassi amico: Impaziente al padre stlO rivolto Giulio qui disse alfin «Che fa Costanza, La Sposa mia cui tutto in ~e fu tolto? Ed. ei « molto di vita ancor le avanza U' dal mio, dal tuo I~ ome ha nome e grìdo Tra color che han le Muse in onoranza. )> A questi detti tal s'accese il fido Giulio, cl1e il cielo abbandonato aV'ria Per tornare a l la Sposa, e al patrio nido ... E a tanto affetto la Compagna mia Ra1nn1entai sì, che tenni il volto basso; Poi diedi all' Amistà questa Eleg1a, E An1or n1i ricondusse al caro sasso. li

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