Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

) . ' 1f2 O fatto è il duol quanto l'amore industre In che rr1i narri come al suo fin giunta Fu l ' Antenorea Vergine trilustre, Che da morbo fatal giacque consunta De' cari genitor nel mesto amplesso Onde loro fu tolta, e in Dio raggitlnta . E tal vidi la ancl1' io come tu stesso Prirno pittor dell'arti amiche al Vero N' hai l'estremo respir finaneo espresso, Talchè pien di dolor, se il vero è vero, Meco mi diedi a rlandar la dura Storia cl.te tu pingesti al rnio pensiero. Conscia già tutta mi parea Natura Del tristo caso, ed io nell'ore chete Pretnea col piè la tacita verzura: E qual raggio di Luna in la parete, Mi si dipinse la scena dolente P<;r quelle amiche al sonno ombre segrete; E vidi in ))reve letticciuol giacente, Come fiocco di neYe in bianco vello , La Donzelletta ch'i' credei presente : Crescea pietà stt quelle forme i l Bello, Che 1iù non è quando la vita manca, Cui lo spiro in1rnortal si fa suggello : (, ..

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