Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

tto 1 Ma poichè la mestissima Elegia E calde preci e lagrime avrà porte A chiunque lassù nel ciel s'india, S'oda, lassa ! rispondere per sorte, Ch.e non ·è dato ai sernpiterni Dei Sottrarre alc11DO alla ra gion di morte ; ..f. orni n1.isera toxni a' tetti 1niei, \Coronata di dittan1o e di g~gli, Ed un bel pianto io 1ni farò con lei. Poi tninistrando la rnia sposa e i figli, Votivo altare innalzerern di nuova Pietra, che un'urna funeral somigli; E v' ergerem ( poichè null' altro giova) L' immagin che di sè qt1egli ha scolpita; E appiè del }Justo io scriverò « Canova Diede a sè stesso la seconda vita.»

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