Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

66 nore d'Ilalia, la sua piit ferma speranza, la ~ua sola difesa . Pensi che se quei perturbatori di piazza sono popolo, anco l'esercito è popolo , uscito dal popolo, e non vedo ch'egli abbia diritti o merili minori. Non lo disgusti, e soprattutto non operi in modo ch'egli venga a dividersi e disot·dinarsi. Avverta che la protesta contro il proclama di Genova immaginata da ·molti ufficiali, era atto contro la disciplina, è vero; ma appunto per questo fu lasciato da parte e non condotto a fine. L1esercito ha fatto un nobile sacrificio del suo risentimento all'ordine ed alla subordinazione militare, e se nel primo calore era sembrato allontanarsene, non è da farne delitto ad uomini onorati cd arditi, poichè venula appena la riflessione mostrarono amare più il ben pubblico che i loro impegni privati. Tuttavia un ufficiale che s'era piit degli altri maneggiato in quest'atTa re~ un ufficiale che era andato volontario alla guerra, e v'era stato onoralamente ferito, venne destituito. Un altro ufficiale capo di corpo condusse a fine l'atto di una controprotesta. L'infrazione alla disciplina era la medesima, ma et'a in favore del ministero, ed esso assolse l'ufficiale dalla pena cui secondo le leggi milìtal'i era stato condannato dal suo s;uperiore d irelto, dal duca di Snvoia, da qnel

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