Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

27 pure tutta la difficoltà sta qui. O per dir meglio )a questione sarebbe· chiara per sè stessa, ma c'era molti cui tornava che fosse oscura , e l'hanno imbrogliata in modo che non ci si vede ]urne. ' Vediamo un po' se riuscisse tirarla in chiaro. Ne' tempi addietr·o, ne' Lempi -del privilegio vi erano celi distinti. Clero, nobiltà, e popolo. Questi tempi sono passati. Rcquicscant, e non ci pensiamo .altrimenti. • Al presente, diuanzi alla legge eguale per tuUi, senza privilegi per nessun ceto, non è piit possibile ammettere distinzione veruna: ma siccome un nome bisogna pure darselo, come ci chiameremo tutti insieme? Popolo. Dunque chi è il popolo? Siamo lutti. Il popolo defìnilo ed inteso a questo modo è la vera, la sola autorità che esista al mondo, ora che sono sparite le fantasmagorie del dritlo divino; a quest'autoriUt m'inchino e dobbiamo inchinarci tntl.i. Non ne conosco altra maggiore o più rea1e, ed alla quale sia più giusto e ragio- . ' nevole obbedire. I\-Ia bisogna .star con tanto d'occhi, amici miei! "con quest'autorità, con questo popolo v'è chi sa fare di gran bei giuochi di bussolotti, c si trovano impresurj politici che in falto di colpi di

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