Enrico Montazio - Il duca d'Orléans

l IL DUCA D~ OULÉANS FIRENZE .Socirtò ~bitricr .iiorentin!t 1842 /

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IL DUCA. D' ORLÉA.NS J. CENNI BIOGUAFICI ._~,b de llrnn IV par le u11.;, r).lr b 1.-r.noure, p;~r Luu,:n,l., ,,,,J,J~Ie t'l f"bumanle J,. w JM" I'S(~flfl('. fib Je '"' n .:voluhon P.JI' lto ,.. S,)f('l de tout llrmt, r1t'n tifi l ui a mJn•rué, f'lf t>p!.: !01 lrnopJ V1no11 lluoo. Un doloroso quanto inaspettato avvenimento è l"enuto a spargere il cordoglio cd il lutto nella prima famiglia della Francia - (JUe lla del di Ici re. - Una giovine vita, brillante di rigogliose speranze, serbata ad un illustre avvenire, tronca nella pienezza del suo vigore, venne a dar nuova conferma del come sieno fugaci cd ingannevoli le promesse della Yita, c come i decreti della sorte, opprimendo potenti c meschini, pari alla falce del mietitorc che adima al suolo con egual non curanza il fiore, orgoglio de l prato, e il filo d' erba del campo, siano imperscrutabili c tremendi. FEDDINA~OO - FILIPPO o'ORLÉA~s. primogenito del rcgnanie di Francia, crede prcsuntivo del suo trono,•·ila di tre' ile a lui co'più sacri vincoli di sangue congiunte- una tenera madre, un genitore aiTclluoso, una amorosissima sposa-mori mercoledì t 3 1u-

IL DUCA D'Oit i. ÉA:\'S g lio 18 '.:1, allo nre qualtro c mezzo pomcridiatw , ' ittima d'un orribile acci<lcntc , dopo cinf1UC ore di penosa agonia , nel pian to c nel tlrs iderio di tu tti , impcrocchè dall' alto grado in cui la di lui nascita cd i 1>ol ilici avvenimenti lo avcan colloca lo, ci seppe mcritarsi l'amore c la stima di lutti, non con basse urti, non con "ili maneggi, ma con diuturne prO\'C di fra nca lcallù, di popolarità vera , di beneficenza illuminata , t.l' animo nobile , intrepido, grncroso. I.a Francia delle per un is lanle il raro esempio d'un generale compianto, cd ogni partito rersò una l agrima su <1uclla nobile esistenza in modo cusì •·iolcnto tratta fuor i della scena drlla ••ila. E per •·ero, al cospetto d'un InHo cosi profondo c s-iusto, quale è IJUcllo in cui trovasi immersa la famiglia reale di Franc ia , ogni affetto che non sia tenero c gentile dcbhc lacers i, ogni rore che 110n suoni parole di compianto c di consolazione csset· mula , cd i pensieri dell'oscuro ar ,·cnirc dar luogo a quei soli , che a dci cori ferili nella loro pi ù sensibile parlo rendo ncccssarj la ll·isla realtà del presente. E noi puro abbiamo consacrale alcune parole all'espress ione di questo dolore cd alla !'icordanza di quel principe, la cui morte non può a meno ti' esser noverala da lla Francia tra le più imponenti calamità che sopra di Ici si::msi aggrav~t lc, tla che le tre giornale di luglio spianarono la via dd trono all' allualc regnante. Nei primi anni del corrent e secolo, un va loroso soldato del la repubblica, l!sul c dalla Francia, t raeva tranquillamente i suoi giorni s ulle sponde del Tamigi , allorquando l a morte di dlll: fratelli , la cui salute non are" polulo resistere ai dolori dell'esilio cci agli stenti d' una rita errante, lo rimossero da l tranqu illo ritiro ch ' ei s'era c lello. Volgendo al suo fine l' es istenza d' uno di cotesti cari congiunti , quell' esule illustre, ccdcnr!o ai consigli dci medici , m·ea dhisalo di trasporlarlo a piedi dell'Etna, SJ>C· rando che la purezza del ciclo italiano potesse ridonargli cio che le amarezze della !erra areang li tollo. Quell' a iTclluosu

IL Dl:CA 1)'01\l.ÉA :\S fratello scrisse quindi al re di Sicilia, Ferdinando IV, onde domandargli la necessaria aulo1·izza1.ione: quando questa giuust•, il caro malato nou era più. La ri spos ta del re era però concepita in termini così lusinghieri , c cosi ' h'amento fa cca premura a quell' affiillo di recarsi in sua corte, ch'egli in ciTcllo andò a fissare la sua dimora in Sici lia , presso quel re, che poco ta~·dò a divenir di lui suocero. - Dalla unione di Maria-.\ melia , principessa delle J)uc-Sicil ic, con Luigi-Filippo , duca d'Orléans, dappoi re dc' Francesi ( pnichè d~sso era quell 'esule ), celebrala in l'lllermo il 25 novembre 11309, nacquero iu cotesta d lla l' attual regina dc' Belgi, cd il principe, di cui oggi la Francia dc· plora la perdita. l"EnDINA~no-FI LIPPO-Lr1G1- CAnto- E~lw.o-l;I~SF.I'P E, duca d'Orléans, entrò nella 1ita ai 3 settembre de ll'anno 1810.- Allorquando il padre suo ll·cc ritorno in Francia da l suo ultimo esi lio nel 1817, r inunciando ad ogni partecipazione nei pubblici alTari c dedicandosi alla ed ucazione dc' propri lìgli, lo si 1·idc mandare il suo primogenito alle scuole frequentale dal popolo. - Luigi-Filippo, la cui 'ila giolanilc era trascorsa sotto la pro1' ida cuslodia della signora di Genlis , volea che suo lìglio non I'Cni>sc alle1ato in f1Uella che Johnson chiamò ignoran :a di 11rincipesw educazione; cd allora per la prima volla fu ammiralo liberamente slilupparsi il talento d'un giorinc principe nelle classi accademiche, aprirsi il di lui core alle intimità scolaresche, ronlendc•·c il di lui ingegno una ~alma , senza preponderanza di 1·oti indotta dal rango, senza ahro mezzo tranne l' clc>alezza dc' proprj talenti, in prolìllevolc gara co' lìgli de'sempl ici cittadini. Il principe reale, allora duca di Charlres, fece i suoi corsi di studj al collegio di Enrico 1\', seguendo altresì le lezioni della Scuola l'olitecnica , c dapper tutto dando pro1·c ripetute dell'attitudine del suo ingegno ad ogni maniera di di scipline. Apprese egli diverse lingue con grande fa - ci li tà, e tcnca ronrcr!ilziooi in italiano, in tedesco cd in inglese.

IL DUCA 0'01\ LhNS Abbenchè egli non abbia ni'Uto campo di gran fa tto distinguersi nella letteratura, di questa si dilcllù come di u tile sollievo nelle faccende dello s tato. Però ci diè a di••cdcrc una se· gnal ata prcdispos izionc 11er gl' impieghi militari, c svelò un prepotente affetto per la gloria r iscrbata a chi va lorosamente combatte per la patria. Allorquando le nuove di quella ri voluzione che collocò in trono suo padre giunsero all' orecchio del duca d' Orléans, egl i era a Joigny col suo reggimento. Ei non frappose tempo in mezzo onde raggiugnerc i proprj genitori , ma venne tra ttenuto per via, finchè un ordine di Lafayetto lo ritrasse a libertà. Nel ri tornarscnc al proprio rrggimcuto , s' imbattè nclb d uchessa d' Angoul~me , la qua le mostrò nutrir fiducia ch'egli fosse per sostenere la causa da Ici seguita. ta risposta del gio- •·anc fu che in tutte le circos tanze avrebbe fallo il proprio dovere, senza riguardo alcuno per le possibil i conseguenze. Nel pr incipio del 1832 il duca d' Orléaos intraprese un viaggio nei J ipar timcoti mer idionali della Francia, ad assicu ra rsi coi proprj occhi dello stato delle cose e della piega delle menti. Il suo viaggio durò un mese, ma cotesto brc•·e spazio di tempo gli fu bastante a ricevere l'assicurazione della simpat ia dci F rancesi ; dapper tutto, abbcnchè torbida c fosca stagiono corr esse allora pel regno di Luigi-Fi lippo, lo ispirazioni d' un ferl'ido patriottismo andar011 miste alla manifes tazione della gioia popolare per la presenza d'un principe ' 'cnu to, siccome egli piaccvasi in dire, onde dar opera a pre\'Cnire le dissensioni cd ass icurare i patriolli di quelle contrade del costante appoggio del r e di luglio. II pr imo considerevole fatto d'arme cu i assistè il duca d' Or léans fu l'assedio d' i\ 111 crsa.- Ni uno ignora come fin dal princi pio della grande disputa fra gli Olandesi cd i Belgi , la città d'Anversa fosse rimasta in potere di questi , mentre la cittadella resta•·a in balla degli altri . - La torre del duca d' Alba, rac-

IL DUCA D'ORLiiANS chiudente ~000 uomini comandali dal generale Chassé , domiuava la città c la navigazione della Schclda. Il governo olandese, onde far fronte agli creoli ulteriori, convocò illandsltmn alla difesa del paese. Da pari motivi guidata, la Prussia fc' traversare il !leno ad un corpo d'osservazione che si stanziò sulla Alosa. Un tal movimento militare della l'russia avca determinalo il go- •·erno francese, difensore dci dritti belgi, a riunire un esercilodiriSCCI'a sulla Mosella. Per tal modo, sulla superficie relativamente si angusta che va estendendosi fra il !leno, la )losella cd il mare del nord, ••edeansi sventolare le bandiere di quaUro nazioni, le quali sembravano in procinto di venire a campale scootro.-120,000 Olandesi bramosi di ripigliarc il bel paese di cui il congresso di Vienna li avca dotati, 100,000 Belgi malcontenti degli ordini diplomatici che proibivan loro di finir da per sè soli le contese coll'Olanda, 80,000 Prussiani sul !leno, 70,000 Francesi nel Belg io ; sulla Mosella finahnentc altri 40,000 Francesi che stavano in aspettativa di avversarj. In tutto, quell'angolo del continente racchiudeva piu di 400,000 uomini, divisi in parti eguali fra i due principj polilici che van disputandosi l'Europa. Non è nostra mente il seguire le particolarità dell'assedio della cittadella, con lanlo valore condollo, c soslcnolo con Ionganimc ardimento dai generali Gérard, Jlaxo c Ncigrc, ai generosi sentimenti del primo dc' quali la riva! commerciale di Amsterdam n riconoscente d'esser sfuggita agli orrori di un nuovo bombardamento. Tratti dallo scopo del nostro racconto a far sola menzione degli eventi in cui fc' mostra di sè il principe reale, ci limiteremo a ricordare come la trincera venisse aperta nella nollc del 29 al 30 novembre 1832, soUo il comando del duca d'Orléans, a 300 metri di distanza dalle opere maggiormente avanzale della cittadella. Ad onta del vento, del freddo c delle continue piogge che furono i piu rudi nemici dell'armala durante l'assedio-nemici inelotlabili che distrUiisero le vie, sommersero le pianure,

lL DCCA D'ORLtANS costrinsero i soldati a star nel fango fino alle ginocchia-i lavori vennero spinti con audacia, con intelligenza, cd anzi tutto con entusiasmo; dalle quali doli niun può negare non venga contraddistinto il soldato francese. Il duca avca solto i suoi ordini il 58" reggimentodi linea, cd all'ardore del giol'ine principe parlccivavano lulli i suoi solloposti. 111, dicembre l'artiglieria francese cominciò il suo fuoco; dì c notte 10"- cannoni fa cenn piol'er le palle c le bombe; un tale slato di <:osc continuò fino al fl, , in cui venne dato fuoco alla mina, la quale saltando aprì una breccia larga cd accessibile : in essa tre compagnie di scelta si slanciarono all' assalto. Un dispaccio del generale Chass6 descrive quel homhardamcnlo siccome senza eguale nella isloria. Il 23 incominciarono i trallati di capitolazione, la quale l'enne conchiusa con gloria d' ambo le parli: i F rancesi al'ean tirato 63,000 colpi d' artiglieria , 5,000 uomini eran stati fatti prigionieri al nemico, 608 eran stati li uccisi.- La cittadella ··enne rimessa ai Belgi, c l'esercito •·ittorioso riprese la via di Francia , ove dallo mani del re rice•·ellc le ricompense legittimamente acquistate a quel bel fallo d' armi, il quale coronò splendidamente un anno turbato da sanguinose di ssensioni. L'anno 1833 fu segnalato pcl duca d'Orleans da un viaggio da lui fallo in Inghilterra. I due anni seguenti ci trascorse in Francia , continuando a scrvirla lealmente nelle file de'suoi soldati. Nel1835, allorquando giunse a Parigi la nuova della sconfitta del generale Trezel nell'Algeria , egli sollecitamente correva colà sotto li ordini del maresciallo Clauzel. Sbarcando ad Algeri ( 10 nol'embre 1835 ), ivi venia riccl'uto con gran pompa e con massima sodisfazionc di quelle popolazioni redente dal di spotismo mussulmano. Le truppe riunivansi ad Oran, c la spedizione contra Abd-el-Kader organizzavasi onde dirigersi sovra Mascara, capoluogo della provincia c capitale dell'Emir. 11 26 novembre , l'armata, rortc di tO,OOO uomini, si dispose

IL DUCA D'ORI.ÉANS alle mosse; i1 29 s i trovò sul Sig, cd il 30 cominciò l' allocco tra i Francesi c li Arabi, con isv~taggio di questi. Il tre dcccmhrc l'armata s i rimise in moto, cd impegnò un comba ttimento breve, ma decis ivo: in cotesta occasione il maresciallo di campo Oudinol venne ferito da una palla in una coscia, cd il duca d'Orléans. il quale dal principio della campagna marciava allo prime file, ricevè uM contusione alla coscia da una palla morta. Nella sera del G dcccmbrc entrarono i Francesi vi ncitori in Mascara, ma avendo li Arabi lasciata la cillà in preda al ferro cd al fuoco, · necessaria s' addimostrò la di Ici distruzione, o nella mattina del 9 dcccmbrc venne evacuata dall e truppe c dala in balia delle fiamme. La ritirata r iuscl ardua c laboriosa; tormentavano li Arabi i fianchi dell'esercito; piogge spavcntc•·oli cd uragaui •·iolenti rendevano quasi impraticabili i sentieri; vcnncr meno i viveri , mancarono alloggiamenti cd asili. Dopo aver mollo sofferto, l'armala gi unse il 12 dccembre sotto le mura di Mostagancm, c dopo t G giorni di marcia il principe reale lasciò la colonia francese, c cinque di appresso giunse a Tolonc. Ma n el vegncnle anno le cose andarono altrimenti , c li eventi si volsero in peggio pci Francesi. Era arrivala nella capitale la nuova dcii• fatal e spedizione di Costanti M eseguila dal maresciallo Clauzcl insieme al duca di Nemours , sccondogcnito del r e, c le Camere erano convocale. La polemica cui trascorre la Francio quando volgono tempestosi i tempi, preludiava al fcn ore con cui dorcvano aprirsi le discussioni cd i dibattimenti dello Camere.- Il re si recava ad aprirlo insieme ai suoi tre figli, allorquando contra di lui che avca messa la testa fuori dello sportello della sua carrozza onde salutar la bandiera della guardia nazionale che ci dovea passare in rassegna , venne sparato un colpo di pistola , la cui palla non colpi alcuno, sebbene alcuni frantumi di cristallo ferissero il principe reale solto l'orecchio. - L'assassino era Mcunicr - l'epoca il 27 scllcm · ùrc 183G. - Anco un anno innanzi , allorquando scoppiava la

10 Il. DUCA D'OI\LÉMìS macchina infernale di Fieschi , il duca d' Orléans era accanto a suo padre, c riportò il suo ca•·allo una grave ferita. L'anno seguente, vennero intavolate trattative di matrimonio Ira il duca c la principessa Elena di Mccklemhourg-Schwcrin. - Le cerimonie degli sponsali ebbero luogo il 30 maggio 1837 a Fontainebleau, quallro mesi innanzi della famosa presa di Costnnlina. Poco dopo i tristi diballimenti pc\ complollo di Jlubcrt contro il re cd il governo , a consolare la reale famiglia da sì dolorose r imcmbranzc, accadde un lieto evento : la giovine principessa, il dì 2'• agosto 1838, detto alla luce un foglio, il quale, a tenore dell'ordine del re, ricevè i nomi di Luigi-FilippoAlberto d'Orléans, cd il titolo di conte di Parigi. - È questi il prcsuntivo erNie del trono di Francia. Il fratel suo minore, l' infante duca di Chartrcs, nacque il 9 di no•·cmbre 1840 (t ).- Un allo di generosità del principe segnalò l'evento che colmava i di lui •·oli : la pensione s in dall 'anno scorso, all'epoca del suo matrimonio consacrata ad una fondazione di posti per la scuola militare di Saint-Cyr a favore dc' figli dc' militari in alti vilà ivi ammessi, r addoppiò egli per la somma di 150,000 fr. In cotesto frattempo ebbe luogo il campo militare di Sant' Omcr , il cui comando fu tenuto dal principe reale. - Si fu nella occasione del parto della duchessa d' Orléans, che venne in mente al corpo municipale d'apportare un cambiamento nel dono solito da esso fars i in tale circostanza: invece d' una culla , ordinario tributo . al nuovo principe, venne I'Otata una spada. L' avvenimento che segnalò l'anno 1839 c copri di gloria il duca t! i Nemours fu il passo delle Porte-di-Ferro [ Bibao) (2). ( l) l ~iorn31 i frant't'si tJ el tU :n: luglio 1842 annun1iano tner la durhrua d' Or ll'nns iucin l:J tU Ire o «J utltlro mesi. "l ) \Jn 1:11 11omc \'énnc d;ato d1i Fr:m('(•s i ad tUlO strellissimo passafr~ io

11. OUCA D'OIILEANS Il l Francesi a•·ean pN'sa Costantina, cd una ~O tl\ coziouc crasi s tabilita tra la Francia cd Abd-cl-Kader. Ma cos tui , subdolo od impotente a mantenere i tra!lati , fe' pres to ritorno alle os tilità. Si prolungarono 11ucstc per tullo l' anno 1838 senza che validi c d~'Cisivi provvcdimeuli 110tcssc opponi il governo, imperocchè la trista altcraziouc dello stato sanilario dell' .\lgeria nvea frapposto indugio alla soluzione di paretchic grar issimc •1ucstioni. llla il 27 settembre il duca d' Orléans , per la seconda •·olia sbarcato sui lidi dell'AITrica, venne a dare il segnale della spedi zione. llccatos i alla fiorente cillà di Filippcville il di 8 ottobre, ue parli tostamcnte dopo a•·cr date le necessarie disposizioni, cd il di 11 fece il suo ingresso a Costantina. Tuili i Khalifahs c li Scheiks della provincia andarono ad incontrarlo unilamentc alla popolazioue, il mufti stesso c li ulcma marciarono preceduti dallo s teudardo tricolore. Il 13, anni•·crsario della presa , il principe passò la rassegna dello truppe c di stribuì la legione d' onore a ••arj Khalifahs, c fra li altri allo schcik El-llelcd, vecchio di 90 anni, che da 10 lus tri nou arca va rcato le soglie di Costautina, c recato a braccia da' fi gli, era •·enuto ad offrire al principe azioni di grazia , in nome degli abitanti della dita, di cui era il capo spirituale c•l il marabout piu venerato. Partì il principe il 10 ollobrc per l'av•cnturosa spedizione, com3ndando di persona la prima divi sione, mentre il luogotenent e-generale Galbois conduceva la seconda. Sino nlle l'orte-di-Ferro li omaggi delle popolazioni luron •oHi alle armi francesi. Il 28 coruinciò il passaggio di coteste t1 , 1 rocce CjU3Si enaccessibili , i11 eu• le truppe francesi a'can1asciato , Oj;llt ~1ual \'Oita ~~ allentarono :1 \arrarlo, un ampio numero th \itlimc.

12 IL DUCA D'ORLilANS rocce formidabili , che i Turchi giammai avean varcate senza pagar tributo , e dove le legioni romane non eran mai pervenute, Coteste immense muraglie calcaree, di 8 a 900 piedi di altezza, si susseguono separate da intervalli di 40 a 100 piedi c s' appoggiano a creste da esse tagliate in spaldi insupcrabili. Superata la •1uarta porta, in mezzo alle grida dci soldati col al suono dci militari strumenti , i guastatori incisero sul fianchi di coteste rocce selvagge queste semplici parole: Annata francese , 1839.11 duca d' Orlcans insieme al maresciallo Yalléc era all'avanguardia. Finahnentc il 1 no,•embre passaron le truppe l' Ouad Kaddara, cd il 2" il corpo di spedizione fece la sua entrata in Algeri. ~plcndidc feste, in cui s' unirono in un sentimento unanime l'esercito c la popolazione, solcnnizzarooo un tal pacifico trionfo. Ma nuove ostilità cominciarono poco stante, con successo delle armi francesi. li ragguaglio di ques te , abbcnchè in esse prcn· desse auh·a parte anco il giovine principe, ci trarrebbe troppo lungi, per pcnnet_terci di partitamente narrarle; quindi ci è forza compendiare la nosl r~ nar razione col rammentare come anco l'anno vegncnte,1840, il duca d'Orléans facesse ritorno in Algeri insieme al duca d'Aumalc , col essi in un cogli altri prodi contribuissero al miglioramento della condizione della colonia colla espugnazione di Milianah , succcduta all' eroico combatfimento di Mazagran, uno dci gloriosi cpisodj dc' fasti militari della Francia. l'er tal modo procedeva il real principe nella sua gloriosa carri era; in simil guisa ampliando l'onore del nome francese al di là della propria patria, ci facea presentire da qual fervente aiTcllo patriottico sarebbe animato un giorno sul trooo; ma nel mar della '' ila chi può dire di giugner salvo al suo porto?... Quando un giorno s' inl' ola, chi può nutrire certezza di mirare i l novello?... La morte, che consacra colui che bene spese la l' ita , tolsc al l'rincipc di realizzare <JUCII'cra di pros1 erilà che senza fallo ci wc-

IL DUCA D'ORLÉANS 13 ditava per la sua nazione: -questa lo piange c lo deplora; mes tamente ella ricorda l'affabilità sua, la devozione alla patria, il suo nobile intelletto, che pure allivello d'ognuno sapea adattarsi; il s uo guerresco ardimeuto, che stava alla nazione garante dei suoi destini.- La sua vita era adunque una promessa di felicita, uua speranza di gloria per la Francia: quindi è che la sua morte è un lutto nazionale.

I l Il. DUCA 0 '0 1\l.EANS Il. LA CATASTUOFE Qucl m;~lht"-f poor nott e f.Jmillcl maii quel aOta~1 malbeur au.ui pour la P'nllll:'e l J.A Jllmuu. D&l f 'JiuUIUSI Onde il nostro lellorc giudichi dell' impress ione che nella metropol i della Francia cagionò il funesto creolo del 13 luglio, noi gli poniamo soli' occhio la descrizione della catastrofe <1ualo ~ssa venne puhblicata nel giorno medesimo in cui ebbe luogo, da uno dci più eloquenti interpreti de lla opinion nazionale (1). La famiglia reale pro,·ò testè un'atroce disgrazia, provò In Francia una gr av issima perdita. Al re fu tolto pc•· sempre il primogcnilo di sua razza, l'crede presunlivo della sua corona, il figlio in cui riposa,•ano le sue speranze più anti che c piti care, il principe che n•en conquistato, per dod ici anni di vita coraggiosa c dedita tutln al paese nativo, la st ima c In confidenza dell'armata c della patria. Il duca d'Orléans rnorl quest'oggi alle •1uattro o mezzo, a cagione di uo orribi le accidente, dopo un' agonia di cin· que ore. La sinistra novella, sparsa stasera in l'arigi , vi cagionò un generale cordoglio, una costernazione genera le. ( l ) Jounwl d~s J)tbatt, 13 luglio tft4~.

IL DUCA D 'ORL~:ANS Farem lr~gua alle rinessioni d' ogui sorta che di prcsrnlc s' affollano nella nostra meul c. Elleno sono di ben gra•c natura ; ma sembraci nQIJ dover esser in noi pensiero, a meno che non sia un pensier di lullo, non dovervi esser parola, a meno che non tramandi un grido di dolore, che non debba lacere c scanccllarsi innanzi a 11uella grande aOlizionc d'una famiglia ch'è pur la prima delle famiglie di Francia, c che anco slamane era tra quelle la piit felice. Distogliendo li sguardi dalle lri~tc preoccupazioni che di presente assediano lutti i cori, distogliendoli da l rimirar quel vuoto immenso che la morto del duca d' Orléans lascia sui gradini di quel trono in cui doveasi un di assidere, non •·olgeremo la mente che al dolore dalla di lui perdita cagionalo. Al di 13 luglio, a mezzogiorno, do>ova il duca 11' Orlé.1ns recars i a Sainl-Omer, O\'C spellavagli far l' ispeziono di parecchi fra i reggimenti designati a formare il corpo d'armala d' operazioni sulla ~larua. Tullo slarasi preparando nel 1>adigliono J\Iarsan per Ialo viaggio, dopo il quale dovca il principe raggiugner la duchessa d' Orlèans alle acque di Plombirrcs. Alle undici, il principe ascese in legno colla intenzione d'anda re a Neuilly onde farvi le sue dipartcnzc al re, alla regina cd alla rea! famiglia. La •·ellura che conduceva il principe era un cabriolet a qunllro ruote a guisa di cal esse, l ira lo da due cavalli alla Daw110n1. Un tale equipaggio era quello di cui servivasi abitualmente il principe per le sue gile nei dintorn i di Parigi. Il legno era stalo visitato, secondo il solito, innanzi che il principe vi montasse, c tullo era in perfcllissimo stalo di eonservazione11 duca era solo, nè a•ea dato licenza ad alcw1o dc' suoi ufficiali di accompagnarlo. Giunto alla porla !Jfaillot, invece di prcndeo· lo stradone che è perpendicolare a culcsto.silo, lo che solca rare il principe quando tornava da Parigi , perocchè conduce più dirctlamcntc to \'illiers, o• c era la sua residenza , il legno s•ollu dall a

16 Il. DUCA D'OJU.ÉANS strada lras rcrsalc che dall a porta Maillot '", per Sablonvil - le, sino all ' antica strada di Ncuilly e di cola all' entra ta grande del parco.- Però i cavalli , scaldati dal molo assai rapido con cui andavano dal momento nel qualo lasciarono le Tuileries , avcan comincialo ad imbizzarrirsi c ad animarsi ollrcmisura al momento in cui il principe arrivava dinanzi alla porta llfaillot. Già il postiglione non polca rcgolarli che con sommo stento, quantunque il suo cavallo soltanto fossesi messo al galoppo: quindi era naturale che poco più curando il freno, fra le due strade, una perpendicolare,!' allra diagonale, che loro si para•·ano dinanzi, scegliessero quella che avcan l' abitudine di segui re in tal punto. Come accade ai cavalli che sentano d'avvicinarsi alla stalla, la loro celerità aumcnlossi: quel dinanzi su cui stava il postiglione delle dci calci alla s tanga.- Attacca to a brevissima distanza, come è l'uso in legni di sim il sorta , il cavallo senti vasi incomodato,cd allora si diè a correre con una velocità che fc' forza pure al cavallo di sottomano, che s in allora crasi mostrato assai quieto. -Il principe gridò al postiglione: • Tu non sci più padrone de' tuoi cavalli?»-«No, Altezza, ma li dirigo ancora.»- Di fallo non avca perduto arcioni nè staffe , tenca vigorosamente le briglie, c poteva sperare di far eseguire una svoltata ai cavalli , dal l ato manco, nell'antica strada di Ncuilly, la qual e gli offri va oppor tuno spazio. - «Ma non puoi dunque tratlenerli? • - gridò novamente il principe , alzatosi io piedi nella vettura.- • No, Altezza. » -Allora il principe, il quale era agilissimo c d'una straordinaria destrezza, affidandosi alla solidità e alla poca altezza del marciapiede, saltò a piè pari sulla strada, c ricadde con somma •iolenza sul lastrico, spinto dalla forza d' impulsione, la quale dalla vettura crasi comunicata alla di bi persona (1). - Alcuni minuti secondi più tardi, i cavalli si (l ) Un caltro motivo che sembra determinasse il principe a slanci ani dalla cnroua,slancio che non presentna alcun rischio per rsser bassissimo

Il. DUCA D'OiìLÉAl'S 17 calmarono, il legno si rcrmava, cd il postiglione tornava a pors i a dispos izione del principe, ch'ci trovò privo di sen<i sul lu~o di sua caduta. Accorse gente a soccorrere il principe, c venne esso trasportato nella e2sa d' un droghiere, s ituata sulla strada , ad alcuni pass i dal luogo della caduta, dirimpello l e scuderie di lord Scymour. II 1>riucipo uon era tornato in sè. Fu s teso sopra due ma terassi in un salottino del pian terreno, c ru immantinen tc pensato di andare in traccia dc' primi soccorsi dalla gravcua del di lui stato premurosamente reclamati.- Un medico dci dintorni , il dottor Baumy, accorse, c, dategli le prime cure , gli praticò un salasso. Non produsse questo alcun sollievo. Intanto la nuova dell' inraus to accidente era stata recata a 1\'cuilly. La regina era partita a piedi in gran rrclta. Avca la seguita il re, il quale doveva andare a mezzogiorno a presiedere il consiglio dci ministri alle Tuileries. Le sue carrozze erano all' ordine, c raggiunsero l e LL. MlL, le quali , accompagnate da lla principessa Adelaide c dalla principessa Clementina, con· tiouarono la via in legno fino alla casa in cui era stato trasportato il duca d'Orléans, il quale più non dava segno alcuno di vita. - È più lieve il figurarsi che il descri ve re l' emozione cd il dolore dci genitori, della sorella c della zia all' aspetto di ta le spellacolo. In <tucsto ment re giungeva il dottor Pasquicr figlio, chirurgo del principe reale, c nel medesimo tempo arri varono il duca d' Aumalc, accorso da Courbcvoic, cd 11 duca di Montpcusicr, da Vinccnncs. il legno, e che 11 princ1pe a,e,·a r~petulo, senza sofTrirne alcuna ingiuria , molle altre \Ohe, si fu la 'iSia d' un J)ross.mo mucchio di sassi e d1 ghiaia, l•oMi coi~' per 1·icoslruirc la st rada , e sul CJUalr sembrava dirigersi il legno; ucl iJU!I I caso sarebbe irrcmisSJbilmente ribaltato.

18 IL Dt: CA D'ORLb\liS Il doltore, dopo aver esaminalo lo stalo del ferilo, avea dichiarato esser la di lui situazione delle J>iù gravi : doversi temere di uno stravaso al cervello, c riunir'Si sventuratamente tutti i s intomi onde dar peso a Ialo tremenda apprensione. Ad ogni minuto sembra•·a il male peggiorarsi. Alcune parole, confusamente pronunziate in lingua tedesca, aveano sole potuto ispirare una speranza , svanita però ap11ena coocella (1). Il r e avea fallo prc•·enire i ministri radunati in consiglio alle Tuilerics, i quali cransi incontanrnlc recati a SablorH•ille, OI'C spirava l' infelice principe. Il maresciallo duca di Oalmazia, pres idente del consiglio, il maresciallo Gérard, i ministri di giustizia, degli affari esteri, dell' interno, del la marina, delle finanze c della istruzione pubblica, erano presenti. Il cancelliere di Francia, il prefetto di polizia, il Juogotcncnte-gcncral c Pajol, li ufficiali della famiglia del re c dci principi erano accorsi c stati introdotti nello spazio lasciato li bero presso la casa o circondato da un cordone di sentinelle. All e due , peggiorando il male, il re dette ordine di far prevenire la duchessa di Ncruours , la <1ualc era rimasta a Neuilly : dietro il desiderio di S. M. la principessa giunse pochi momenti dopo, accompagnata dalle sue dame. Non v'è parola che render possa lo spettacolo straziante offerto dalla camera io cui era stato deposto il principe reale, nel momento in cui la duchessa di Ncmours era veoula a confondere le di Ici lagrime con quelle della ramiglia.-La regina , rimasta per tre ore ginocchioni presso la materassa sulla quale sno figlio spirante agonizzava, ••·ca tolto dal seno una piccola medaglia ch' ella portava dal di io cui ricc•è la di lei prima comunione, cd avea la posta sul core dell'amato suo figlio. Le principesse pur elleno erano inginocchiate presso il lcllo del muribondo c vcrsa•·ano sn quella testa cosi cara pianti c preghiere. (l ) Dicesi le parole essere state: Chiudete la l'orta : u' t Wl ince,dio.

lL DUCA D'ORLtiANS 19 I principi singhiozzavano. Il re in piedi , immolo, fissi li sguardi s ullo smorto , -iso del figliuol suo, seguiva i progressi del male in un doloroso silrnzio. Al di fuori della casa, la folla aumentava ad ogni minuto, perduta, costernala. Il curalo di Ncuilly cd il suo clero, prevenuti per ordine del re, cransi immediatamente recati a Sabloovillc. Infrallanto, solto l' influenza d' un medicamento energico , l'agonia del principe prolungavasi. La ,-ila si ritraeva, ma lentamente c non senza lottare contro la distruzione che sla>•a per annientare una s i rigogliosa gioventù. Per un momento il respiro parve più libero, il polso di>·cnnc sensibi le; c siccome i cori desolati afferrano il più tenue fil di speranza , molli cominciarono novamenlc ad affidarsi in Ici. Un istante di calma interruppe quella lunga scena d' afllizionc. Ma cotesto raggio di spcmc tostamente dilcguossi. Alle 1, il principe reale era in preda a tutti i sintomi meno equivoc i d'una imminente fine. Alle quattro c mezzo rendeva r anima a Dio, benedetto dalla religione , che assistiti ne avea li estremi momenti; fra le braccia del re suo padrc,cbcaveachinalc lo labbra sulla fronte del moribondo; sotto le lagrime della madre infel iciss ima ; in mezzo ai s ingulli cd a lle grida di dolore di tutta la di lui famiglia. Estinto il principe, il r e avca trascinata la regina in una stanza contigua alla funebre stanza, ove i ministri , i maresc ialli c tulli li ass istenti erano riuniti . -Essi si gctlarono a' piedi della rcgiua: « Qual disgrazia per la nostra famiglia ! sclamò S. M.: ma che spaventcvol disgrazia auco per la Franc ia l » c pronunciando tali parole la regina ruppe in singulti. ~ltorno di lei non era che un piangere, un gemere, un desolars i. 11 re accostatosi al maresciallo Gérard, il quale struggcvasi in lagrime, gl i strinse la mano con indicibile espressione di paterno dolore, di magnanima rassrgnazionc c di •·ealc fermezza (1). (l UlleriOii r:.gguag li sonooffcrlidal CourrierFraurais ( 19 luglio ) su•

lt DUCA 0 '01\LÉANS La spoglia moria le del principe in questo mentre era stata posta su d'una lettiga , coperta da un panno bianco. La regina l)a rticolari della morh.· del princia~ r eale <" sul lu~o ov' egli rese l ' ultimo ll:a to.- Crediamo (ltlportuno di riferir! i . .;\1 compilatore del Courrier Françail. Parigi 18 luglio. Non in f..oc~ al N ' 4. ma a 50 passi più lungi , quasi all' angolo della ua lll.!lla Uivolta c della strada del IJalazzo di Ncuilly, occorse l' accidcnlc. ~ i uno stava in fJUCl punto s ulla via; mu Lccordicr, proprietario della dro- ..:hcria dove SJJirò Il prlnciJ>C, avendo vedut o i1 legno J)assarc con indicihilc t:llliJ ila . Jlrcu .-. Jendo una diJgratia , era uscilO sul limitare. Esso riabò il principe, e aiutato da tre operlii, lo tra.!portò In casa sua, quantunque situt~ta d i rimpcuo ed accanto 1 delle ca.se di bella a~nu. La ques tione di sapere OfC recarsi non ~ J)Ur stata solleva ta un istante , nò fu r.arla to di lord Scymour né d' Inglesi, come aliri pretende. Lccordier ntllunlmcnte (JoCusò tl ()()rtar in ca sa propria il moribondo. Ci ha alfcrmato non aver egli a prima giunta ronosciulo II Jlrincipc. t! solo entrando nella di lui hottcga i due gc udarmi accorsi esclamarono : È il duca (l ' Orltaml Senza intcndone di rwar distJil!lccre ad alcuno , non so pertanto resi~ ah•rc al desiderio di descrh·crc i miserabili luoghi testimoni d' una flue cosi cr ude le. La u~ ha un solo l>iano , c dal lato della s trada la sua raccia ta ~ dipinta di rosso, come la maggior 1arte di quelle in coi é ,·enduto il Yino. La prrma stanu ser,·e di botteg• : alcuno cassette, dci fagotti di dro J;he sopra un povero b:tnco per la vendita , il qualo ristringc il Jlassagglo , 110 compongono tuIle lo masscrilic ; essa é la parte riservata alla spczierin. Una ,,icoola porta f(lassiccia conduce od una retro·bollcga : colA é morto il prinCÌ()C rcalt' di l',ranc ia . Una ta,·ola 001~rta d'incerato per i be'itori t tlue s..-. dic, una piccola stufa di maioliNI co' ' un tubo a t ig-zag nel men o t aJcuni 'asi da eu· cin" appesi alla ouJa parete , un vecchio fucile t due candellieri di rame su d' un largo camminetto di pietra, a •ente un fornello, in cui i coniugi l..cconlier faceva no ordina riamente la loro cucina : tale C la oompositionc tli cotesta camera , la quale non oltrepas.sa i dodici piedi quadrati. Fra la stufa cd il muro di fondo , su due materassi {senza letto) sce~l in gran fretta . fu deposto l ' illustre ferito , coll a testa presso il fornello , ro' pil'di 1>rcsso una seconda porta che mette su d' una sc:ala: la .cena • enla illuminata da una fineslra sgangherata, la cui part e inferiore soltanto tirasi per p.artc sopra un oortileUo, a r u i un fèlido strame tien luogo di lastrico. Allorquando •l J)Tì ncipc pronuotiò le l« hc parole tcdeJChC , sole eh(' u~isscro d:Jlla su:'l I)()Ct':'l. eravamo in olio drnt ro rotcsta stanzuccia, rd ""'t' Htmo fatica a rCSJIÌrnrc : a l tocco, <' t lllll i IJiù di co r)Crsoue, Il duca ti'Orll·;ms 110 11 sembra ~ H'I ;nut o 1111 sol monwuto d• ('0 :: 111

IL DUCA D'OIILI::ANS 21 avea ricusato ~i rimontare in •·ellura, c dichiarato che avrebbe accompagnato il fi glio sino alla cappella del palazzo di Neuilly, O l'e avca 1 oluto fosse esposto. In conseguenza fu fatta venire in lu!la fretta una com1>agnia di scelta del 17" reggimento d' inlanteria leggera onde formare una fil a sul passaggio del funebre corteggio; in tal modo que' prodi che al'cano accompagnalo il zlone , ma tcnca li occhi a(M!rli, aridi c fi ssi. Non ò \'ero che abbia vcrs:~lo del sangue <1uando venne trasportato. t{ Afe ne sarei anisto , r iSJ)()SC Lccordicr; J)()lehC la testa de l p rinci(~o era appoggiala su lla mia spalla. » ~la quello che non ,·enne delta, si C che un ,·omito as.sai abbondante flil rvo sollcvarlo alq uanto: fu allora che \'Cnncr COnCCJ)ÌlC, ahimè! J>er ben c:orto te mpo alcune SJ>Cranzc! E quelle buone genti, 3mmcttcndo nel di susseguente 8lla falastrofc a lcuni f>OChi \ÌSilatori laddO\c il princ ipe rese l 'ultimo fia to , rih·acci<avano il larer·antc quadro della reale famiglia che cirr ondala il moribondo : la r egina , dapprima seduta , si preciJ>ilò poco stant e appi6 del Ictio in una ineSJ)fimibilc angoscia : la princ ipessa Clementina , n l ca)lCll.alc, tcnca la mano de l fri1te ll o fra le sue: I\ladarnigclta d' Orléans, la duchessa di 1\iemours , venuta l'ultima, tullc in ginocchioni al JHlri delle loro dame, sopra un pavimento lurido , tìang uinoso, iu mezzo a fasce , a medicamenti : il re, in piedi, dom inante coll' e ro ic., sua c.'llma que ll<t sccnn sublime r terribile . Quando tulto fu finito, il corpo usci da l cortiletlo, a cui dà cgresso su lla strada un (Jortonc carrouabilc. La rcgin<t sostenuta al braccio del re, le princiJ•cssc dandosi braccio le tmc colle alire, c tutl3 la folla dci preti, dei medici , degli u ffici111i , dci rrrinistri , seguivano gli illuslri in - felici , immersi in profondo abhaltìmcnto. Garantisco l' autenticità Ji <J uesti r ags;uagli cc. La casa di Lccordi cr fu comprata dall a lista civile 11 0,000 fr:mchi. l couiugi ricc ,·cranno una pensione di 3000 fr.:mr hi. Fu fatto un miuwto irwcnt:trio di tu lti i mobili cd oggetti h·i contenuti. Il proprietario ,·ol ca t ogliere una falce appesa alla mu raglia , ma fu J)regato t.li lasciancla. Fu presa la pianta della stauza nel modo il più esatto, col J)Oslo occuJlatu da ogni ogge tto ; una camera assolulnmentc ~imil c sarà disposttt, secondo ttuello che vien detto, al palazzo di Ncuilly, c tutti cotest i oggett i OCCUJ>Crauno il JJOSto in cui e rano nella carnera ovc mori il Jlrincipc. Ciù sa ra pe r la rrgina , r hc espresse un ta l l'OIO, una trista c (lÌClosa rimembr:mza. Aneo all'epoca della morte della principessa :l\Ja ria , la regina ave ,·a ' 'olut o con · scn.-rc il gabine llo t.li studio della figlia quale era innanzi ch 'ella u scisse di lila , c la derelitta madre :mt.ala nutrire il do lor suo in cotesto luogo 11ieno di •·iconlant.C. - L'l rasa l.cconlier l CI' rà t rasformata in capJK!IIa, sacra alla memoria dPI fiero caso.

22 IL DUCA D'OilLf.:AN~ principe reale al passo delle Porte di Ferro e sulle alture di Mouzala, oggi sen ivano di scorta al di lui convoglio. Parecchi sol - dati piangevano; ognuno si ricordava con quanto ,·alore il duca d'Orléans fosse andato incontro all' inimico, con quanta delica ta e generosa beneficenza avesse egli saputo temperare il necessario rigore del comando !... Alle cinque il lugubre cor teggio s i avv iò alla volta del palagio. Il luogotenente generale Athalin marciava a capo della lettiga portata da qua liro soll<>-ufficiali : dietro il cadavere seguivano a piedi il re, la regina , la pr incipessa Adelaide, la duchessa di Ncmours, la principessa Clementina, il duca d' Auma le, il duca di Monlpcnsicr. Venh•ano qu indi il maresciallo Soult , i ministri , il maresciallo Gérard, li ufficiali·gcuerali , li ufficiali del re e dei principi , e tutta la folla degli ass istenti. Il convoglio percorse cosi lo stradone di Sablom•ille , varcò l'antica strada di Neuilly, ed entrò nel parco reale, che traversò in tulla la sua lunghezu. Il re non avea Yoluto cedere ad alcuno il diritto di condurre cotesta prima funerea processione del di lui primogenito. Cosi giunse, accompagoa to dalla regina, fino alla cappella del castello, o1c i desolati genitori lasciarono solto la custodia di Dio il corpo del loro nato. Nella sera la famiglia reale s i ri tirò negl'intimi appartamenti , cd il cancelliere c i ministri soltanto furono ammessi presso il re. Alle selle, il sig. Ber lin dc Vcaux, ufficial d'ordinanza del llrincipe reale, cd il sig. Chorncl , primo medico di S. A. n., partirono per Plombières , io cui la duchessa d' Orléans dovca passare la stagione dei bagni. In mezzo alle strazianti emo!ioni di cotesta funesta giornata , il soncnirc della infelice principessa non cessò d' esser presente al pensiero della sua adottiva famiglia, cd il nome di lei s i mischia1 a a tulle le lagrime. Alle uore, la duchessa di Ncmours c la principessa Clementina , accompagnale da Mad. Angclet c dalluogotcneole·gencralo -\thalin , presero parimcntc la strada di l'lombières.

Il. DUCA 0 '01\LÉANS Esse furono incaricale di portare alla duchessa d' Orléans lellere del re c della regina. Alle 10, il duca d' Aumale, accompagnato dal conte di Montguyon , aiutante di campo del principe reale, venne mandato d~ l re al padiglione Marsan, ovc fu proceduto alla apposizione dci sigi lli sulle carte del duca d' Orléans. Il comandante di Larue, ufficiale d' ordinanza del re, parli per il castcllu d' Eu con missione di ri condurre il conte di Parigi cd il duca di Chartres, i quali do1 cano passare la stagione dci bagni di mare in cotesta residenza. Evvi un nome che non abbiamo pronunciato dUI·antc questa lunga narrazione. È quello del sig. Boismilon, l'antico precettore, l' amico fedele, il consigliere sincero cd affeziona to del duca d' Orléans. Egli avea accompagnalo alla città d' Eu i fi gli del suo real e allievo. Alle 1 t della medesima sera, il duca d'Aumale fece r itorno al cas tello di Neuilly, O l'e S. A. n. s i stabilì col duca di Montpensier. Un corriere fu spedito ol duca di Nemours, c l'ordine venne mandato a Tolone onde dirigere uu bastimento a ,·apore verso le coste della Sicilia in cui Yien supposto debba trovarsi in questo momento la squadra dell'ammiraglio Hugon di cui fa parte il principe di Joinville, la quale dice dirigersi verso Smirne. Tale si fu la giornata di mercoledi 13 luglio, la quale dee noverarsi dall a maggior parte dci F rancesi fra le più calamitose che abbiano segnalato il regno di Luigi-Filippo. - La morte del duca d' Orléans r iempirà d'una amarezza senza conforti li ultimi dì di quel re, il quale, chccchè altri ne pensi, vide pur sempre passare impavido sul suo capo cotan ti JlCri gli, c solo fu sensibile a quelli dei figli suoi. Almeno se fossi stato io! dicera il re tenendo fra le braccia il corpo csauimc del figl iuolo... La giornata del 13 non lascerà tracce meno profonde nell' animo d i quella pietosa regina, il cui primo grido nell' inunensa angoscia

IL OUCA O'OIILI':AiiS del materno suo core, fu pur per la Francia. Allorquando le persone a Ici alTczionatc (c alTczionc porta a Ici il popolo tutto) si alTolla•ano ullorno di lei, ella dolorosamente ma con celeste rasscgn <~zionc mormorò: l o era tr·oppo {elice e troppo altera di lui. Dio stimo conveniente tO(Jiiermelol La morte del duca d' Orléans provò chiaramente la di lui popolarità. Universale fu la costernazione in tutla la Francia nel ricc•·crc la infausta ouo1a. Parigi, nella sera della calastrofe, prcsenlò un aspctlo lugubre c tetro, quale non olTcrsc sin <tui nei dodici anni trascorsi dalla ri vo luzione, nemmeno durante le più fatali epoche, nésotto le impressioni più dolorosc.-La maggior parte do' tealri spontaneamente rcstaron chiusi, i preparativi delle feste anniversariedella riloluzionc di luglio,già considcrabilmcntc avanzati, ai Campi-Elisi, 1cnncr di smessi. Mai colpo più scusibile fu esperimentato da Parigi; mai più irreparabile sventura scese a intorbidarc la di Ici sicurezza , a sospendere le di Ici feste, ad impor silenzio alle mondane suo gioie, allo sue discussioni, alle sue politiche gare! - Nò mai l' affiizionc del re tro•·ò nell' immenso recinto di quella metropoli echi più fra gorosi, più simpatici, più profondamente dolenti! E chi non sorgerebbe a compiangerlo?... Nel Gore della gioventù, io una delle più alte posizioni politiche della Europa, nell'età in cui il core consiglia le grandi cose c la testa le eseguisce, l' crede della corona fu colpito irremiss ibilmentc, ad un tratto: colpito luogi dalla consorte, !ungi da ' suoi O gli che amava di amore si tenero , si illuminato! l ungi da tuili li amici suoi giovani li, luogi da tutti i com11agni della vita sua mililarc, i quali crau stati appunto allora dispm·si su tutti i punti della Francia dal movimcnlo elettorale del 91uglio.-Talc fu il fato del principe il cui destino merital'a d'essere il più invidiato sulla terra dagli uomiui di core; poichè e' non avca soltanto la grandezza c le ricchezze, ma era sua una perigliosa c nobile carriera cui spettavagli fornire sopra un suolo sconvolto da quarant' anni di ril·oluzioni; avca grandi scrvigi da

IL DUCA D'ORLÉANS 2J rendere, arca immenso b~n c da fare. Principe reale. assisteva i l re di luglio nelle fati che c le prove della vita reale; re , ancbbc muto da proseguire l' opra a1·viata dal padre suo, avrebbe avuto da far stringere alleanza all'ordine cd alla libertà, da mostrare all'Europa il giorinc comba!lente di Mousala , appoggialo sulla confidenza c l'atTczionc d'una armala francese; amico della pace, fedele ai trattati, ma al tero d'essere la prima sentinella d'una grande nazione, cd alto levando i colori che trionfarono a Jemmapes c ad Austerlitz. E niuno ignora a tal punto come il duca d' Orléans avria potuto mettere al scl'l' igio del suo destino, uno spirito eminente, un'anima gagliardamente temprata, una eloquenza naturale e persuasiva, un core ardente c ben fatto, una intelligenza incessantemente coltirata cd ingrandita dallo studio, il più mirabile insomma cd il più infaticabile sviluppamento delle facoltà che fa nno i grandi re. - Ma per uno di quc' su biti volgimenti della fortuna che stanno al di sopra della umana intell igenza ed oltrepassano le più formidabili apprcsioni, tutto ad un tratto, il ptincipe, l'oggetto di tante speranze, venne violentemente sotJermato sulla soglia d' un destino sì bellolEi cadde sotto i colpi d'una fatalila ineluttabile, tremenda... cd il re cbe accorreva onde cercare suo fi glio , il pr imogenito della sua tenerezza c del suo paterno orgoglio, non r icondusse che una esanime spoglia ! E tanta s,·cntura senza rimedio c senza compens i , si gran destino senza riparo interrotto, quella testa reale, in cui ger - mogliavano vigorosamente i generosi pensamenti , sfra cellala sul last rico d' una via, quel nobile core che solo avea palpitato per la propria famiglia c per la patria , muto c ghiaccia to per sempre..... sono li strazianti pensieri che di presente preoccupano dolorosamente la popolazione parigina, cd il cui eco rcrrà a Ici ricondotto in breve dai più reconditi punti della Francia. Noi crediamo alla spontaneità cd al disinteresse delle masse. - Il popolo di l'arigi possiede nobili istinti, sensibilità

Il. DUCA 0'01\LhNS generosa , un core cspansh·o : esso amava il duca d' Orléans, c perché lo amava , lo piange. Il principe rapito al trono di Francia nvca r icevuto da l ciclo, oltre parecchie doli che nè dall'educazione, nè dall 'esempio, nò dalla coltura della mente derivano, un dono prezioso nell'alla posizione in cui l' a•·ean messo la di lui nascita cd il volo della patria: ci piacc•·n naturalmente, cd a questa istintiva qualità ci sapea dar più peso colle doli del suo spir ito, colla vivaci! :\ c coll'incanto della sua conversaz ione, coll'affabilità famil iare cd nffclluosa, colla squisita nobilla c colla tu!la rc;;ia cortesia delle proprie maniere. Era desso amato a Parigi , Ol' C i di lui continui rapporti colla popolazione, le sue sale aperte n tuuc le notabil ità della politica, della scienl3, della lcllcratura c delle ar ti , la sua borsa aperta a tuili gl'infortunj, a1 m• ano sparsa c dilungata la rinomanza di toli quali tà cosi rare c cotanto popolari. Parigi rammenta• a come il duca di Chartrcs avesse stimato grande onore l'essere inscrillo fra i primi sui registri della guardia nazionale parigina. 1\icordavasi Parigi della visila dal principe reale falla ai colerosi dello spcdalc. Parigi a1ca mirato il duca d'Orléans percorrere in lll C7ZO di un sanguinoso ammutinamento le strade maggiormente minacciate dal ferro r egicida degl' insurgcnti . Parigi non poneva in oblio con quanta calorosa premura rosse anda lo il duca d'Orléans a domandare alla città di aggiornare le feste del di lui matrimonio, intcrrolle dalla catastrofe del campo di ~far le. Era consapevole finalmente Parigi come il principe fosse ufficiale del più alto merito , soldato intrepido, spiri to sommo , animo fermo; e Parigi ancor di più lo amava per l' ecccllcnle suo core. li duca d' Orléans era umano , generoso, splendido, cd ognuno sei sapea, tutta Parigi ri senlivalo alloroo di sè -ecol suo pianto oggi ognuno lo comprova - colla sua affi izione il popolo lo conferma- il popolo, le cui lagrimo sono il più bello elogio alla memoria d' un principe - poichè e' non si compran per oro come li insulsi pancgirici di prezzolali cortigiani , non s' impongono all'animo schietto del povero come

IL DUCA D'ORJ.IiAI'iS J7 quc' ruochi di giubbilo, quelle rac i rcs li vc che accese per 'uprcmo comando, pui Ili dcclaman spontanee. - Parigi ha pianto il giovine principe, come si piange un fi glio, un' anima cara , u na diIella speranza perduta ; c l(uando la prima emozione di tanto cordoglio sarà calmata, li abitanti della grande cillà mireranno quel posto ora rimas to vuo to sui gradi ni del soglio, in cui il duca d'Orléans contava rra i piu intelligenti c i più ass idui dircnsori dci loro interessi. - Ma in questo momento li abitanti di Par igi non veggono che il runebre letto sul quale g iace per sempre rreddo quel core che batteva all' un isono con tutti i cori generosi. E la scena che ha luogo intorno quella esanime spoglia , abbcnchè sublimata da tutta l' imponenza della religione, non è tale da conrortare tanti mesti pens ieri . Nella cappella di Ncuill y, tras rormata in cappella ardente, posa c r imar rà s ino al 30 di luglio l a mortale spoglia del duca d'Orléans. Il capitolo reale di San Dionigi di continuo l'i uffi cia, assistito dai cleri di San Germano l' Ausserrcsc c di San Rocco. Sonovi ad un trallo quattro canonici c tre sacerdoti di ciascuna delle due parrocchie. Durante tutta la mattinata fino ad un'ora son celebrate le messe; a cotcst' or a incominciano i vespri, c son conti nua ti llncbè annolla. - l mattutini pr incipiano ad esser cantali dopo la mezzanotte. Il di susseguen te alla crudele catastrorc, tutta la r eale famiglia, come pure tutta la gente del castello , ru presen te alla messa delta dall ' arcivescovo di Parigi cd assistita dagli arcivescovi di Avignone, di Tours c di llcims, c da i vescovi di Versai!Ics, di Tullc c d'Angcrs. - Il re r itornò parecchie volle nella giornata nella cappella, cd ogni •·olta , dopo essersi iuginocchiato cd aver p regato, solle••ò il panno che coprh·a il corpù del figlio, c dopo averlo contemplato con mesta c rassegnata cmumozione, lo spruzzò coll' :ocqua sant a. - Il letto su cui ru cspo>to il pri ncipe

2R IL DUC.\ D'OitLÉAXS è quello istcsso sul quale vcunc trasporta to dalla casa ovc morì; ci venne circonda to di pann i neri al pari di tutta l a capl>c lla. Alle 9, un corr iere annunziò il prossimo arrh·o del duca di :\'emours: la rcaiG famiglia andò ad incont rarlo nel vestibolo del palazzo. Lo incolitro fu commo•entc: il principe si gettò fra le braccia de'suoi august i parenti , cd il mutuo dolore scoppiò in lagr ime cd in lunghi siogulti . Al nuovo gio•·no, i dottori Pasc1uior padre c figlio procederono all'autopsia cd all a imbalsamazione del cadavere del duca oJ'Orlcans. Il signor l'radi cr alle 7 del ma ttino procedè nella cappella a trar la maschera in gesso del viso, dello mani c dci piedi del duca. Il sig. di Caillcux, direttore dci RH. Musei, accompagnava il sig. Pradior cd assiste;·a alla operazione. l lineamenti dd principe non erano per al cun modo alterali dalla morte; appari•·aoo improntati d' una dolcezza c d' una serenità inefTabil i. Il modello del sig. Pradier ri usci egregiamente, cd è spcrabilc ch'esso riprodurrà la esattiss ima somiglianza dell' infelice principe, del 11uale non esis te che un solo fedele ritratto - quello recentemente condotto a termine da Iogr~s. uno dci capo-lavori di quel gran pillore. Il sig. Pradicr don fare una statua in piedi del duca d'Orlcans por Versaillcs, cd una sdraiata per la tomba di nroux. Nella mcdcsimà mallinata del !1>, S. M. fece preparare un appartamento al cas tello di Ncuilly onde riceveni l a duchessa d' Orléans cd i principi di Ici fi gli , che più non ritorneranno a Villicrs. A mezzogiorno, il duca d'Aumalc si recò novamcntc al padiglione Marsan , nell ' appartamento del principe r eale, in cui S. A. H. presiedè alla classaziono :delle car te del principe der unto cd alla apposiz ione dci sigi ll i. Xon 'nole esser passato sotto silenzio il seguente aneddoto

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