Giuseppe Faravelli - La democrazia socialista

questa trasformazione radicale della società è il proletariato: classe per eccellenza sfruttata ed oppressa, esso è quindi ia classe per eccellenza rivoluzionaria, ossia la più direttamente ed impellentemente interessata ad effettuare quella trasformazione liberatrice; - che i mezzi per compiere tale rivoluzione sono: l'associazione nazionale ed internazionale dei lavoratori, la conquista progressiva dei pubblici poteri, indi l'organizzazione della produzione sociale, non più p~r il profitto di una classe, bensì per i bisogni sociali. Abolite le classi e gli antagonismi di classe, nella nuova società il libero sviluppo di ciascuno sarà la condizione del libero sviluppo di tutti. Da questi enunciati risulta che la lotta di classe non è una invert• zione dei socialisti, ma un fenomeno immanente nella società borghese; che anzi i veri anti-classisti sono precisamente i socialisti, perché mirano appunto ad abolire le classi e la lotta di classe; che l'azione dei socialisti non tende ad istituire sulle rovine della società capitalistica nuove egemonie, ma ad abolire qualsiasi egemonia e ad istituire una società radicalmente democratica: eguaglianza effettiva fra tutti, libertà per tutti. Ma se il socialismo ,è nel suo fine radicalmente democratico, non può non esserlo radicalmente anche nel metodo della sua azione. La democrazia socialista non può essere un accorgimento tattico; ma è una posizione di principio; - non può essere semplicemente for- _male, cioè soltanto politica, ma è sostanziale, cioè sociale; - non può essere mùtila, ma è integrale, cioè investe tutti i' rapporti della vita, quelli morali non meno di quelli materiali. Molti concepiscono la democrazia come dominio della maggioranza. Un simile concetto giacobino conferisce alla maggioranza, soÌ perché tale, il diritto di instaurare anche il proprio despotismo. Questa non è democrazia o, se si vuole, è democrazia totalitaria. In ogni caso non è la nostra. Altri concepiscono la democrazia esclusivamente come un meccanismo giuridico, che assicura il pacifico svolgimento dei rapporti fra maggioranza e minoranza. Questa democrazia formale ha certamente un valore immenso nella vita degli Stati moderni ed è un'arma che la classe lavorahice deve ad ogni costo procacciarsi e difendere, perché costituisce la condizione della libertà politica; ma non è tutta la nostra democrazia. 5 8 Cl eca Gino Bianco

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