Giuseppe Faravelli - La democrazia socialista

B Il socialismo democratico - appunto perchè democratico - ha il più assoluto rispetto della libertà di coscienza e quindi della libertà della coscienza religiosa e delle sue manifestazioni esterne. La libertà di coscienza, conquista gloriosa della rivoluzione liberale, è il fondamento di tutte le libertà. Senza di essa la libertà crolla. Il dipingerci come nemici della religione è pertanto sciocchezza o perfidia. Un dissenso può tuttavia sorgere fra noi e il Partito della De· mocrazia Cristiana; ma riguarda ben altro. Questo dissenso - è bene dirlo chiar9 - scoppierebbe immancabilmente qualora il Partito della Democrazia Cristiana, con la sua maldefinita e~pressione di « libertà religiosa », mostrasse di intendere, non già la libertà di coscienza che i socialisti meno di chiunque altro contestano, bensì !"esigenza che !"insegnamento elementare e secondario fosse affi• dato in misura sempre più larga all"inco.ntrollata iniziativa ecclesiastica, e fossero esclusi da certe funzioni di Stato quanti apertamente professano credenze condannate dalla Chiesa cattolica, e così via dicendo, sino alla pur logica deduzione che la futura repubblica democratica dovesse considerare come suoi nemici i nemici della fede cattolica. Questi propositi non sono oggi certamente manifestati da nessuno; ma tuttavia sono contenu_ti « in nuce » nella con• clamata esigenza di uno stato confessionale. Onde giova riconfermare la nostra intransigenza sulla laicità dello Stato e quindi sulla laicità della scuola pubblica ('). (a1) L'esito del referendum ist.ituzionale giustifica più che mai questo consi• glio di intransigenza È chiaro che un potere estraneo alla nazione, mobilitando il suo esercito di vescovi e di parroci, esercitando ogni sorta di pressioni, specu• Jando in maniera talvolta grottesca e sleale sulla paura del cosiddetto bolscevismo, ha potuto costringere un partito nazionale a tradire il voto repubblicano del proprio congresso ed a schierarsi, più o meno attivamente, in maggioranza a favore della monarchia. La condizione sJne qua non per arginare simUi ingerente intollerabili, che saranno certamente ritentate nel futuro, facendo incombere sulla democrazia italiana la minaccia di un totaiitarismo clericale, è la radicale separ<'\- 2ione dello Stato dalla Chiesa. Il naufragio del Partito Liberale trasferisce al Par• tito Socialista il còmpito di difendere strenuamente e senza nessun compromesso i valori laici. 16 umo Bianco

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