,. Nè l'onorevole "Alussolini ha mai cercato di dissi• mulare questa _sua interpretazione di forza e di con• senso. Nel suo Preludio al .Ll1achiav.elli si legge che << l'aggettivo di sovrano applicato al popolo, è una tragica burlà )), che << i sistemi rappresentativi a.ppar- :tengono più all~ meccanica che alla n1oralé )), che <<. regimi esclusivamente consensuali non sm10 mai esi• s-titi, non esistono .e rion esisteranno mai )). Il Principe de.ve essere tutto. Mai l'autore del Preludio esclude che per Principe s?intenda il Re. Chi s'inte11de allora? « La. par~la Principe - egli scrive - deve intendersi come Stato )r. Ma sia permesso osservare che lo Stato italiano non è e non può essere nè l'onorevole Mussolini nè il Partito fascista soltanto. Lo Stato italiano è quello formato da tutti gli italiani e deYe essere retto dagli uomini che gli italiani legittimamente e liberamente si scelgono. Discussione oziosa, si può obbiettare, chè le recenti elezioni hanno assicurato al Ministero e al suo partito .il più vasto consenso. Io non mi fermo qui ad analizzare i limiti di questo consenso) nè la legge elettorale ed i mezzi con i quali fu ottenut(? in u1i ambiente -di intimidazione tale da viziarne il significato. Accuso 1 solo come perturbatrice nefasta degli animi unni for• mula politica., la qu_ale erige un partito od -un uomo a salvatore della Patria e della Patria vuole. accordargli un dominio senza confini nè di tempo nè di spazio, ed a tutti ·contende il diritto di_ contrapporglisi e di sostituirlo.; di una formula, in altre parole, che rinnega ed esclude il beneficio delle lotte politiche e dell'avvicendamento dei partiti al potere. Fosse que-. sta prigione della coscienza de 1 111ioPaese la phì fa-: stosa., )a più illuminata. 1a,più a.1npia, parrebbe sem-: pre angusta e opprimente Lt quanti più della vita amano la 'libertà, pere~ dove non c'è libertà non c'è yita vera. :(Vivi apvlaiisi / com,menti). Se era fuori deJla legge in base della nostra ·vità -107BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==