di colpo di Stato nell'intento di annullare il suffragio del 6 aprile. Riesce assai difficile contestare che a lato del dolore e dell'orrore legittimo ed umano, non si stia innestando una speculazione politica sulla tragedia. Ora alle richieste affacciate più o meno ufficiosamente e pubblicamente dal blocco delle opposizioni, io rispondo prima di tutto che il Governo deve restare al suo posto. Questo non esclude che potrà trasformarsi, modificare la sua compagine per renderla sempre meglio adatta al raggiungimento di quegli scopi di pacificazione nazionale, da me chiaramente e ripetutamente indicati. lo ho creato nell'ottobre del 1922 una determinata situazione politica che ha evitato alla Nazione pericoli estremi. Ho il dovere di continuare a svolgere la mia azione su quelle direttive. Non si tratta di restare al potere, che mi ha dato gravi preoccupazioni e molte amarezze; ma mi considererei l'ultimo degli uomini se evadessi, specie in un momento difficile all'interno e sotto una 93
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