no verso di essa in un momento in cui poteva regolare i- propri conti per tutte le torture palite durante la guerra, mentre la borghesia si arricchi a sue spese. Ma oggi esso non perdonerà più». Può dirsi delitto di folla il massacro e le orribili mutilazioni inferte ai marinai uccisi ad Empoli, ma l'eccidio del «Diana» fu freddamente premeditato e consumato, cosi come la esecuzione di Scimula e Sonzini. Con questa differenza che, mentre l'assassinio di Matteotti è stato unanimemente deplorato, l'Avanti, organo ufficiale del partito socialista italiano, stampava che l'uccisione di Scimula e Sonzini, avvenuta in una nebbiosa notte del sèttembre 1920 a Torino, doveva essere considerata come un semplice infortunio connesso alla loro professione di fede nazionalf ascis ta. Ancora recentemente in fogli sovversivi si tesseva l'apologia dei« quattro magnifici bombardieri del Diana »e dell'eroe che ha accoppato il« rettile »Nicola Bonservizi. Se non fossi sospinto dal deside82
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