Cronaca parlamentare del "caso" Matteotti

h~ tutta ormai spesa e che il proprio inverno avrebbe barattato con gioia per salvarvi la primavera superba del nostro er<>e, è oggi dilaniata dal rammarico, direi dal rimorso, di non averlo vigilato abbastanza, di non essersi imposto, col peso della anzianità a cui forse Egli avrebbe obbedito, alle sue gagliarde imprudenze ... Lasciate, o colleghi, ch'io cessi queste parole, così impari, e che il singhiozzo minaccia di rompere; ch'io dimentichi dove siamo e donde parliamo; ch'io mi inginocchi idealmente accanto alla salma del figliuolo prediletto, e gli carezzi la fronte e gli chieda perdono della mia, della nostra indegnità e gli dica tutta la gratitudine nostra, la gratitudine di tut- _toun popolo. E gli giuri, a nome di voi tutti, che la Sua ombra, presto, sarà placata. 68

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