Cronaca parlamentare del "caso" Matteotti

non albeggi, l,imperìo della legge non sia restituito e cessi, la rappresentanza del_popolo, di essere la beffa atroce a cu; l'hanno ridotta. Le futili contese tacciono fra essi, e una grande unità si costituisce fra essi tutti e fra essi e l'anima della Nazione. Quella, che fu la maggioranza, è ridotta a un reparto di milizia, cui è intimato di obbedire in silenzio, perché ogni sua parola la disgregherebbe. I due tronconi non si saldano. E i politici già si domandano se vi sia più un Governo, se vi possa essere più un Go- ' verno. Se vi è per l'Italia; se vi è per il resto del mondo. Ma un paese moderno non vive senza queste due cose che vennero meno: un Parlamento rispettato e libero; un Governo legale e non sospettato. Signori, dall'eccidio di Giacomo Matteotti la nuova storia d'Italia incomincia. A noi un solo c6mpito : esserne degni. Eppure, neppure questo ci consola. Perché, se un eccidio, e il più brutale degli eccidii, era necessario, una cosa non 66

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