Cronaca parlamentare del "caso" Matteotti

PRESIDENTE: Facciano silenzio! E lei, onorevole ~1atteùtli, concluda! MATTEOTTI: Coloro che ebbero la ventura di votare e di raggiungere le cabine, ebbero dentro le cabine, in moltissimi Comuni specialmente della campagna, la visita di coloro che erano incaricati di controllare i voti. Se la Giunta delle elezioni volesse aprire i plichi e verificare i cumuli di schede che sono state votate, potrebbe trovare che molti voti di preferenza sono stati scritti sulle schede tutti dalla stessa mano, così come altri voti di lista furono cancellati o addirittura letti al contrario. Non voglio dilungarmi a descrivere i molti altri sistemi impiegati per impedire la libera esprc~sionc della volontà popolare. Il fatto è che solo una piccola minoranza di cittadini ha potuto esprimere liberamente il suo voto: anzi noi abbiamo potuto avere il nostro voto il più delle volte quasi esclusivamente da coloro che non potevano essere sospettati di essere socialisti. I nostri furono impediti dalla violenza; mentre riuscirono più facil39 I

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