perate dalla rivoluzione fascista la quale doveva dare al mondo una formula nuova, una direttiva nuova, il partito integrale nazionale che fondesse tutte le classi, tutti i ceti, in un'armonia, in una concordia prima sconosciute. Ho cercato anch'io modestamente, dal giorno in cui il fascismo è nato, la essenza di questa formula, ma al pari di Benedetto Croce non l'ho trovata, o per meglio dire l'ho trovata espressa da questa fisionomia di Governo che, dovendo contemperare la forza col consenso per assicurare al partito nazionale il don1inio permanente e incontrastato d'Italia, come non poteva impegnarsi a rispettare i limiti della Costituzione e doveva .riserbare alla rivoluzione i suoi diritti, così non poteva non affidare una parte essenziale dei suoi poteri di prevenzione e di repressione agli uomini e agli organi del suo partito che soli erano in grado di assicurargli la sottomissione generale di chi acconsentiva e di chi non accor;sentiva. Nessuna legge · scritta, nessuna s:1nzione legale potevano ottenere questa sr,ttomissione. Se si fosse
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