Cronaca parlamentare del "caso" Matteotti

nata, la più ampia, parrebbe sempre angusta e opprimente a quanti più della vita amano la libertà, perché dove non c'è libertà non c'è vita vera: (Vivi applausi; commenti). Se era fuori della legge in base della nostra vita politica, che dire della pratica di Governo? Il fascismo era sorto e aveva incontrato simpatie quale salutare reazione contro l'abulia e la diserzione dei poteri dello Stato dal campo dei loro doveri. Si disse che non avrebbe potuto superare il periodo della violenza ·e del1'abuso se non giungendo a Roma e scacciandone gli imbelli che la reggevano. Parve necessario cioè, come il discorso della Corona dice, « spezzare il cerchio. che serrava e intristiva l'esistenza dello Stato ». Fu spezzato. Ma poi? Passò il potere dalle mani di queg1i imbelli in altre che lo reggessero saldamente contro coloro che ne avessero attentato i diritti? Apparentemente sl, e lo confermano la quiete delle piazze d'Italia, ]a soggezione in cui sono tenuti i partiti sovversivi e i 108

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