nate); non garanzie per lo 1Stato; non infine il tempo entro . il quale si dovranno ultimare i lavori. C'è questo solo di ben determinato: il diritto, che cosi si regala, senza nessun cormspettivo, a s.emplici priva,ti sprovvisti di qualsiasi titolo (che non sia l'amicizia del Ministro) di un monopolie> di costruzioni per !''importo di un miliardo aumentabile ad libitum, diritto di cui i concessionari possono far commer~io . ritraendo utili vistosissimi, e il compenso dell'8 ·per cento dopo pagati i prezzi da stabilirsi e tutte le possibili ed immaginabili spese generali; una piccola mancia di 80-milioni! Zucchero 1 - [ ••• J Caro-vita·_ Mentre il fascismo ha distrutto le Cooperative e gli Enti comunali e consorziali che dovevano raffrenare il caro-vita, nel giugno 1923 il ·Ministro del commercio riuni una Commissione le cui conclusioni indicavano « la necessità per lo Stato di- incoraggiare intensificare e coordinare sia l'azione d·elle àmministrazionì e delle autorità locali per l'organizzazione e la disciplina dei mercati, sia l'azione di Enti, Comuni, Cooperative,· Camere di commercio e privati, dirette a favori re. il piu economico approvvigionamento », e il Ministro propose « la costit'uzione di Enti controllati per gli approvvigionamenti dei mag,giori centri» (comunicato del 22 ìgiugno 1923). Cioè in sostanza si proponeva di ritornare a quello che era stato distrutto. In fatto però nulla fu fatto. I mercati non furono vigilati. Disciplina di approvvigionamenti non fu introdotta, . • Enti non furono .cost~tuiti; e la speculazione trionfa. Localmente anzi il fascismo procede come a Carrara: l'Alto Commissario fascista riunisce tutte le ditte che producono marmo, deplora la sfrenata concorrenza, stabilisce 1 Matteotti aveva. già trattato l'argomento a.Ila.Ca.mera.in data. 6 giupo 19~, come .Jal : esooonto t)iu sopra, riportato, e in un articolo pubblioato in pari data ne · La 0iuatiiia. · 89 "biioteca Gi •o Bianco
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