Giacomo Matteotti contro il fascismo

dovute dalla 1Socretà Ansaldo sui molti miliardi di prodotti e profitti del tempo di guerra e dopoguerra. ; b) Acguisto di aziende industriali - Il 29 aprile 1923, ·u ,Governo fascista decide di comperare 18 mila azioni della Raffineria oli mineralr:, di Fiume, per lire 8.300.443. L'inge_- gner Monti dei gruppi fascisti di competenza aveva detto « che l'acquisto, come atto commerciale, non può essere che la creazione di una falsa prosperità, gravosa per le finanze .dello !Stato, e pericolosa per lo stesso stabilimento ». · :Delle .Raffinerie è stato nominato consigliere delegato il comm .. Rosboch ex impiegato di Banca, ohe ~on abita a Fiume, che non è mai stato nell'industria dei petroli, e che aveva trattato per l'acquisto, e consiglieri d'amministrazione tra gli' altri petrolieri Massimo Rocca, \Dino Grandi. Iginio Magrini~ c) Interventi bancari - Mentre alla fine del 1921 la Banca ,Sconto fu lasciata .fallire, nel 1923 il Governo fascista, intervenendo proprio in quella economia privata nella quale professava di non dovere intervenire, ha operato il salvataggio del Banco di Roma. Ciò risulta In parte dalle relazioni del Banco stesso; ma non risulta da leggi o da decreti. Il che dimostra che poche persone possono disporre di miliardi di denaro pubblico., anche a vantaggio di aziende private, senzà controllo pubb~ico né parlamentare 1 • tLa cosa risulta . invece indirettamente da altri decreti che nel frattempo sono stati emanati: 1 In ricambio, la Presidenza· del Banco di Roma ha pubblicamente assicurato nell'assemblea del 29 settem,bre 1923 che « l'opera della Amministrazione sarà. inspirata al senso della piu alta responsabilità e al ào'Vere di rican1sienza verso il Governo fascista »... Hanno dimenticato soltanto di aggiung~re che chi paga non è il Governo fascista, ma la nazione italiana. (Nota dell'Autore). · · 83 · liotèca Gino Bianco

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