Giacomo Matteotti contro il fascismo

tica gestione approvvi,gionamenti, nel 1922-23 si son0 bellamente inscritte solo le entrate, per 814 milioni. Esercizio 1923-i4 - La stampa fascista ·stampava a grandi - caratteri che « il -Governo fascista aveva ridotto il disavanzo p~r il 1923-24 a 1186 milioni»; e il S:egretario Generale fascista Michele Bianchi annunziava nel pubblico discorso a Milano tenuto il 26 marzo 1923 per incarico del c·apo del Governo: « posso aggiungere che tra un anno e mezzo il Ministro delle Finanze garantisce il pare,ggio del bilancio ». I competenti chiarirono subito che il disavanzo vero preveduto dal Governo era di 2616 milioni ( cioè non molto diverso dalla progressione discendente sopra ·ricordata) e· che certamente alla fine ·clei conti esso sarebbe stato maggiore del previsto. . InÌatti al -31 ottobre 1923 ( cioè dopo soli quattro mesi di eserci'zio) il Governo stesso doveva annunciare che la previsione si elevava già a 2858 milioni, per i maggiori impegni che il 1Governo va assumendo a getto continuo (vedi elenco dei decreti-legge) non solo a carico del bilancio · 1923-24, ma anche a carico dei futuri bilanci. Alcuni ,Minjsteri come quello delle ,Colonie, degli Esteri e dei Lavori ,Pubblici, che piu sono soggetti all'eventualità di spese straordinarie, hanno già impegnato quasi tutti i loro fondi per tutto l'anno e non hanno piu disponibili rispettivamente che 3, 3 e mezzo, e 78 milioni. Altri, come quelli della Guerra e della Marina, hanno vaste disponibilità, ma probabilmente per l'incostante n-ttmero delle presenze che porta la nuova ferma prolungata; tant'è vero che proprio per essi si sono stanziati e si chiedono nuovi au- _..1 menti. Il fatto vero è soltanto questo: che al pareg,gio _il bilancìo italiano era avviato già prima,· e arriverà autoinaticamen te tra brevi anni con la cessazione delle ricostruzioni delle terre liberate, con la risoluzione delle riparazioni e ' 71 'blioteca Gino Bianco

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