IX. ,DISAVANZO DI BILANCIO f Gli apologisti del fascismo hanno diffusa la favola che solo il Governo fascista abbia saputo avviare il bilancio dello Stato italiano al pareggio, facendo balzare il disavanzo dai rnolti rwiliard>{ de.gli anni antecedenti, ai _pochissimi dell'an• no in corso. La realtà è, invece, che l'avvian:iento al pareggio era antecedente al fascismo, e che . esso era in gran ·parte la conseguenza della cessazione --delle spese straordinarie di guerra. Basta infatti detrarre dai disavanzi degli anni 1920-22 la quota . che si riferisce alle spese eccezionali d-i guerra che sono state liquidate in ritardo in quegli anni, e la quota ohe si riferisce alla gestione degli awrovvigio• namenti iniziata per ragioni politiche nel tempo di guerra e cessata con la leg,ge Giolitti dell'inverno 1921 - e si ve• dranno ~ ridotti i disavanzi medesimi a una somma tra i 3 e i 5 miliardi, che è poco dis·simile da quella raggiunta dal Governo fascista nel suo primo anno 1922·23, e di poco superiore a quella prevista per l'anno in corso 1923•24. di .buoni poliennali, <1rasi già iniziata sotto il Governo precedente che, dal 19 aprile 1922 (milioni 2i>.837) al settembre 1922, li aveva veduti diminuire di oltre· due miliardi. Nei primi mesi del 1922 i Governi Bonomi e Factà hanno anche ridolfo l'intéresse dei buoni annuali, dal 1 6 al 5%, realizzando un'economia di oltre 200 milioni annui. Nessuna riduzione ha finora invece annunciato il Governo fascista, nonostante le vantate migliori condizioni e il minore bisogno dello Stato. (Nota dell' Atttore). 67 lioteca Gino Bianco
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