Giacomo Matteotti contro il fascismo

1Se quindi ai disoccupati del 1923 (261 mila) si aggiungono gli emigranti da luglio 1922 a giugno 1923, che sono oltre trecentomila, risulta una totale disoccupazione reale di oltre mezzo mil1ione, assai superiore· a quella degli anni precedenti. Dal fascismo è inoltre vantato il fatto del minore numero di scioperi: l56 ne1l primo anno fascista 6.80 nell'anno antec.edente con una riduzione come da 10 a 1 nel numero degli. scioperanti. , È indubitato che il bastone e l'assoluta assenza di libertà di organizzazione e dl riunione impediscono materialmente anche lo sciopero. c·ent'anni fa non si scioperava affatto. Oggi in Italia scioperano e possono scioperare solv gl'iscritti alle organizzazioni fasciste. 1Ma sul numero degli scioperi influiscono anche le condizioni economiche. iN ei periodi di crisi e di depressione econ omica, il numero degli scioperi diminuisce. ·Lo dimostra l'Inghilterra, dove non vi è stato né bolscevismo né fascismo, e dove pure in piena libertà il numero degli operai scioperanti è stato nel 1921 1.801.000 con 85 milioni dli giirnrnate nel 1923 (9 mesi) 358.000 coin 8 milioini d'i igiio,rnate Append~ce Grano, traffico porti , Il prodotto ,granario del 1922-23 è stato in Italia di 54 milioni di ,quintali, cioè 10 pit1 dell'anno precedente. Il Ministro dell'Agricoltura e i giornali fascisti hanno voluto farsene un merito. Per smontare il vanto, basta osservare: per lo meno la semina del frumento fu preparata e iniziata in vecchio Bibl 0 6tca Gino Bianco

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