coscienza comune. 1 Invece no, nulla di tutto questo - lo stesso Governo che mantiene Ministri, iSottosegretari, Gabinetti, e che promette posti ai disoccupati ex· combattenti o squadristi, domanda, per le economie che non sa descrivere, pieni poteri. Veramente per la riduzione e la semplificazione burocratica i pieni poteri ci sono già. Dalla legge .13 agosto 1921, prorogata al 30 ,giugno 1923, era delegata al 1Governo la· facoltà di legiferare a sua posta nella materia; e la C'ommissione parlamentare, che -gli è stata messa a canto, non aveva altro potere che di vedere i decreti prima ohe fossero pubblicati e dare un semplice parere: non era che un mezzo di controllo e di anticipata pubblicità, per impedire che passassero inavvertiti eventuali arbitri del potere esecutivo. Pieni poteri dunque, m:a secondo un determinato indirizzo (semplt:ficaziòne dei servizi) ·e con un osserva~orio elettivo (la Commissione; la quale in fatto nulla intralciò dell'òpera di riforma e di semplificazione, anzi la stimolò continuamente, richiese quasi sempre riduzioni e tagli maggiori di quelli proposti dal Governo, e nella stessa riforma •giudiziaria· tenne ferma l'abolizione di molte circoscrizioni giudiziarie, !.fino alla proposta, difesa dalla minoranza, di abolire le quattro Corti regionali di Cassazione e parecchie Corti di IA.ppello). Perché allora il Governo vorrebbe liberarsi anche della Commissione parlamentare? Evidentemente e unicamente per accentuare la propria capacità di arbitrio a sottrarsi ad ogni controllo . .Ma assai piu .grave e insopportabile è la richiesta del Governo dei pient poteri in materia finanziaria. In nessun Parlamento d'-Europa, crediamo, mai certo in Inghilterra, in ::B...,rancia,n~l iBelgio, in Gerrnania, sono stati dati al Governo i pieni poteri i:r:imateria tributaria. I Parlamenti traggono anzi la loro origine proprio dal concetto 40 Biblioteca Gino Bianco · .,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==