Giu il cappello, signori della borghesia! • ,Giu il cappello, signori della borghesia! Sono· i nostri poveri compagni ohe vi guardavano, signori della borghesia! Giu il cappello, e guardateli pur voi questi poveri, che senza odio vissero e nell'angoscia della morte non seppero odiare. Questa è la pagina del ricordo ed il ricordo della nostra urnana dottrina è sinonimo di a;more. Noi ricordiamo i .morti per amore dei vivi, non per odio ai carnefici. Se i mor·ti ci lasciarono un pegno, esso fu di spargere il bene per quelli che rimangono. Siignori della borghésia, guardate i nostri morti! Li uccideste voi, ma sono nostri, guardateli e, se potete, dalla luce dei loro occhi imparate ad amare, ma non li toccate. ·Essi furono uccisi da voi; ma noi li seppelliremo. Voi' apriste le fosse, noi le ricopriremo di ,fiori; perché li uccideste? - Furono uccisi perché vollero essere 1fra i primi a dire la parola dell'unione, della buona battaglia incruenta in nome dell'Ideale. !Furono uccisi, perché alzarono U .capo dalla terra ·e ,guardarono in faccia il signore. Perché dissero: « Siamo legati alla gleba che ·amiamo, ma non siamo servi del nostro simile». Non per altra ragione ebbero il cuore traifitto, il cranio spezzato, le povere carni martoriate. Ognuno cadde presso la sua. casa, perché una macchia di sangue restasse sulla so- * Commemorazione dei trucidati antifascisti del .Polesine, pubblicata in La Lotta di Rovigo del 7 gennaio 1922 e ripubblicata in Giacomo 'Matteotti nel 1° anniversario del suo martfrio. A cura del Comitato Centrale della Opposizione. Roma, Tipografia. Luigi Morara, 1925, pp. 7-8. iblioteca Gino Bianco
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