Prefetto fosse 1 « costretto» ad accettare quelle dimissioni~ anzi egli si fece complice di una violenza, illegalmente. Il Prefetto interrogato sulla protezione che si poteva dare ai Consigli ohe si riunivano o ai cittadini in generale, dichiarò a me personalmente di essere impotente a farlo. Il signor ,Frigerio, che è stato per ciò forse promosso Prefetto a !Pisa, quando non riusciva a indurre un membro effettivo della iDeputazione !Provinciale a rimandare l'adunanza del Consiglio, cui egli non ,garantiva dall'assalto fascista, si attaccava a qualche deputato supplente dell'Amministrazione provinciale perché mandasse circolare· disdicente la riunione al giorno successivo. Co.si che le mancate riunioni, .falso pretesto per sciogliere il C'onsiglio, sono da addebitarsi in parte alla violenza agraria, e in parte alla complicità dello stesso iPrefetto. Altrettanto avvenne per i membri della 1Giunta Provinciale Amministrativa, che non ebbero alcuna garanzia di incolumità, e che fu sciolta anche s·enza che alcuni membri avessero dato le dimissioni. Dirò di piu: i commissari chiamati dal ;Prefetto a reg- . gere i Comuni furono spesso i mandanti, glj ufficiali pagatori medesimi dei delinquenti che avevano imposto con ]e rivoltelle le dimissioni! I mandanti dell'assassinio sono nel Polesine i fiduciari del Governo incaricati di reggere le nostre popolazioni! (~umori vivissimi all'estrema destra). Presidente. 10norevole ,Matteotti, la prego di concludere. Matteotti. Ora come il iCodice ritiene nulli gli atti privati e gli atti di procedura penali estorti sotto la violenza 1 mi pare che qui maggiormente essere ritenuti nulli gli atti estorti con la violenza contro il voto della rappresentanza popolare. 1 La mia interrogazione non vi chiede veramente nessuna reintegrazione, perché se anche oggi rimetteste a posto ìe nostre Amministrazioni illegalmente, violentemente sciolte 34 BibliotecaGino Bianco ...
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