Giacomo Matteotti contro il fascismo

La reazione fasci sta nel Polesine * • Prèsidente. L'ordine del giorno reca le interrogazioni. La prima è degli onorevoli Matteotti e ,Niccolai al Presidente del Consiglio dei Ministri, ,Ministro dell'Interno, e ai Ministri della Giustizia e degli Affari di Culto e della Guerra, I(< per sapere se il Governo conosca e possa riferire alla Camera i particolari degli ultimi fatti di Salara, Pettorazza, Pincara, Lendinara e Adria nel Polesine, dove bande armc;1te si presentano di notte alle case ·cteicontadini (operai, capilega, sindaci, presidenti di Deputazione provinciale) e li sequestrano o .li assassinano. ìSe per quei particolari, per gli accenni della stampa e dei manifesti, e di fronte al fatto che la provincia di -Rovigo ha sempre avute tradizioni e consuetudini pacifiche · nelle piu aspre lotte economiche, e al fatto che il patto agri- · colo è scaduto il 28 febbraio 1921, non risulti evidente l'interesse agrario che muove e organizza quei delitti, e quali siano i provvedimenti che il Governo e le autorità hanno dato o intendono dare per impedire che nella classe lavora-· tri~e si ingeneri definitivamente questo pensiero: che solo con una violenta reazione essa può difendere la sua vita e la sua organizzazione ». :Sullo stesso argomento ha presentato ui:ia interrogazione anche l'onorevole ·Merlin al .Presidente del c·onsiglio dei Mi- . . nistri, Ministro dell'Interno, << sulla .situazione della provincia di Rovigo». * Discorso pronunciato alla. Camera. dei Deputa.ti il 10 marzo 1921. Estratto da Atti parla111,entari. Camera dei Deputati. Legislatura XXV. Sessione 1919-!1. Discussioni. Tornata del 10 marzo 1921, pp. 8584-8599. 19 iblioteca Gino Bianco

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