Giacomo Matteotti contro il fascismo

Trasformiamo le ·parole in. azione * Da molte 1Sezioni e da molti lavoratori e compagni sono giunte in questi giorni manifestazioni di plauso e di consenso all'opera del Gruppo Parlamentare :Socialista Unitario. La 1S egreteri.a è lieta di tali manifestazioni perché suonano concordia precisa di intenti tra il Gruppo, il Partito e le 1nasse lavoratrici, e perché in tal modo si conferma il mandato che i lavoratori hanno dato ai nostri rappresentanti in Parlamento. Ma non basta. Non basta plaudire ai nostri deputati. !Non basta sopra tutto attendere da essi che facciano per gli a,ltri quello che dai loro banchi non possono ottenere. Il tP.arlamento è ottima tribuna per la manifestazione delle nostre idee in contrasto con quelle della fazione dominante; e per illuminare la pubblica opinione sulla verità delle cose. Ma sarebbe vano purtroppo attendere dall'attuale Par- . * Qu~sto. appello, indirizzato da G;iacomo Matteotti al J>ar~ito .~ocia: lista. Un1tar10, firmato « La S·egreteria », comparve ne La Giustizia d1 Milano la mattina del 10 giugno 1924. Nelle prime ore dello stesso pomeriggio Matteotti veniva rrup-ito e assassinato. Nell'appello Matteotti chiamava e stimolava la base del P.S.U. a una azione conseguente e decisa contro ·il fascismo e a trasformare la posizione del P.S.U. che era stata ,fino ad allora mantenuta dentro i limiti della denuncia e della polemica ip,arlamentare, in azione di lotta nel Paese. Indicando questa nuova linea di azione, M.atteotti rimproverava implicitamente il nullismo e la passività del P . .S.U.; atteggiamento, questo, già esplicitamente argomentato ed espresso in molte occasioni e in particolare nell'assemblea della. Sozione del P.S.U. di Milano del 10 ottobre 1923; nell'intervento al Oongresso del P.S'.U. per il Mezzogiorno e l'Italia Centrale~ tenuto a :Roma il 15-16 ottobre 1923; e nella corrispondenza IJ)•rivata: ofr. ora le lettere di Matt,3otti a '!'urati in Filippo Turati attraverso le lettere dei corrispondenti (1880-1925), per cu~a di. A. Schiavi.' 1 Bari, Laterza, 1947, pp. 199-308, passim. 176 Biblioteca Gino Bianco

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