- Matteotti. Onorevoli colleghi, ad un comunista potrebbe essere lecito, secondo vo'i, di distruggere la ricche.ma nazionale, ma non ai nazionalisti, né ai fascisti, come vi vantate voi'! Si ·sono avuti, dicevo, danni per parecchi milioni, tanto che persino un alto personaggio che ha residenza in Roma ha dovuto accorgersene, mandando la sua• adeguata prote• sta, e il soccorso economico. In che modo si votava? La votazione avvenne in tre maniere: l'·Italia è una, ma ha ancora diversi costumi. Nella valle del Po, in 'Toscana e in altre regioni che furono citate all'ordine del giorno del Presidente del Cbnsiglio per l'atto di fedeltà· che diedero al Governo fascista, e che prima erano state organizzate presso i contadini dal Partito socialista, o dtll iPartito popolare, gli elettori votavano sotto controllo del Partito fascista, con la regol~a del tre. Ciò fu dichiarato e apertamente insegnato. persino da un /Prefetto, dal iFrefetto di Bologna: i fascisti consegnavano agli elettori un ~bollettino contenente tre numeri o tre nomi, secondo i luoghi (interruzioni), variamente alternati, in maniera che tutte le combinazioni, cioè tutti ,gli elettori di ciascuna sezione, uno per uno, potessero essere controllati e riconosciuti personalmente nel loro voto. •In moltissime provincie, a cominciare dalla mia, dalla provincia di -Rovigo, •questo metodo risultò eccellente. Finzi, Sottosegretario di Stato per l'Interno. 1Evidenten1ente lei non ·c'era! Questo metodo non fu usato,! Matteotti. 1 0norevole Finzi, sono lieto che, con la sua ne- . . gazione,_ella venga implicitamente a deplorare il metodo che è stato usato. Finzi, Sottosegretario di Stato per l'Interno. iLo provi. Matteotti. In queste regioni tutti gli .elettori. .. . 171 iblioteca Gino Bianco
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