Giacomo Matteotti contro il fascismo

Bibl Presidente. Onorevole Matteotti, se ella vuol parlare, ha facoltà di continuare, ma prudentemente. Matteotti. Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamen tarmen te! Presidente. (Parli, parli. . Matteotti. I candidati non avevano Uber.a circolazione ... (Rumori, interruzioni). Voci. !Lasciatelo parlare! Presidente. 1Facciano s'ilenzio! Lascino parlare! Matteotti. ,Non solo non potevano circolare, ma molti di essi non potevano neppure risiedere nelle loro stesse abitazioni, nelle !Gi~o. stesse città. Alcuno, che rimase al suo posto, ne vide poco dopo le conseguenze. !Molti non accettarono la candidatura, perché sapevano che accettare la can· didatura voleva dire non aver p'it1 lavoro l'indomani o dover abbandonare il proprio .Paese ed emigrare all'estero. (:Com- .menti). Una voce. Erano disoccupat~! Matteotti. No, lavorano tutti, e solo non lavorano quando voi li boicottate. Voci a destra. E quando _ li boicottavate voi? Farinacci. 1 Lasc~atelo parlare! Fate il loro giuoco! I Matteotti. Uno dei candidati, l'onorevole Piccinini al quale mando a nome del mio Gruppo un saluto ... (Rumori). I Voci. E •Berta? Berta! Matteotti. ... conobbe· cosa voleva dire obbedire alla consegna del proprio partito. ,Fu assa~sinato nella sua casa, per avere accettata la candidatura nonostante prevedesse 168 Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==