giunto queste due conquiste fondamentali: primq, riconoscimento delle loro organizzazioni, e riconoscimento delle Leghe di mestiere, con obbligo dei ·padroni di rivolgersi, non ai singoli individui, ma ·ane •Leghe di mestiere per avere dei lavoratori; secondo, imponibilità di mano d'opera, cioè: poiché i proprietari nella stagione invernale lasciavano volentieri a casa tutti i contadini, e la disoccupazione batteva alle porte, e le agitazioni diventavano pericolose, cosi si stabili un contingente- fisso di mano d'opera ohe ciascuna unità colturale doveva impiegare; e i contadini si adattarono a che il poco lavoro inv·ernale non fosse dato a vantaggio di un.a sola famiglia, mentre le altre dovevano morire di fame o emigrare, ma scambiato a turno fra le diverse famiglie dei lavoratori. Cosi si era arrivati .a una ma,ggiore giustizia, a una maggiore civiltà, distribu~ndo il poco lavoro fra la mano d'opera agricola. Ma questo l'agraria piu non vuole; e, qopo aver .firmato i patti, vuole infrangerli, perché non vuol sostenere il peso della mano d'opera agricola obbligatoria. Possono benissimo essere avvenuti degli abusi, ma ciò non dovrebbe avere importanza per negare l'essenza di quelle due conquiste civili. Gli abusi sono avvenuti per un fatto molto semplice: che si tratta di strumenti di civiltà perfezionata ai quali non è ancora ·perfettamente adatta una categoria di lavoratori, ancora purtroppo incoltq e da poco venuta al socialismo. attraverso gli orrori della guerra. 1st è anche detto che con quegli istituti diminuiva la produzione. Affatto; la produzione non è diminuita per questi istituti, sibbene per quei fatti .generali economicf e psicologici che non sono specifici delle nostre campagne., ma anche di tutte le industrie e di tutti i Paesi dove si è avuta una diminuzione di produzione. :A.rnmetto dunque tutti gli abusi e tutti gli inconvenienti; ma, in una società civile, si cerca di eliminarli con i migliori· mezzi, e con l'educazione proletaria. L'agraria, no! L'agraria 7 iblioteca Gino Bianco ..
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