E passiamo ora al 1920. E, controlliamo tutte le noterelle fasciste intorno alle <e Barbarie dei rossi » non sui deplorati e mendaci giornali ' "'- bolscevichi, ma su quel vaso di ogni virtu che è il Popolo d'Italia. Il 1920 si apre con i ,grandi scioperi degli addetti ai ser-,,, vizi pubblici, eh.e avanzavano domande di aumento. Delitti dei rossi? !Obbiettivamente dovremmo considerare una, quantità di cose, tra le quali gli sbal~i dei valori della moneta. Ma qui basta citare dal Popolo d'Italia. Scrive .Mussolini il primo giorno dell'anno nuovo: « La , bellicosità innata si è spostata· dalle trincee s1:1llepiazze e nelle città!. .. », e piu innanzi il fascista Aristide Contessi: « 1N oi postelegrafonici vogliamo la lotta ad oltranza per la perequazione degli stipendi, l'aumento di indennità notturna e straordinario, il raddoppiamento del caro-viveri, la concessione indennità residenza e il riconoscimento dei diritti di carriera ». ;E: piu oltre: « IN oi gridiamo il nostro diritto contro i .falsimonetari del patriottismo e l pescicani di .guerra ... soltanto nella pura dottrina sindacale è la voce rivoluzionaria dell'avvenire ... ». Dalle provincie il giornale fasci sta ann un eia seriamente: « La mani;festazione degli impiegati doganali, che si sono astenuti dal servizio, è riuscita veran1ente plebiscitaria... è rindice piu sicuro della perfetta .disciplina di classe di codesti funzionari (.Domodossola) » (Popolo d'Italia, 1° gennaio 1920). • Il· numero del 9 gennaio è tutto dedicato alle richieste dei · postelegrafonici e ferrovieri: « INegli articoli che pubblichiamo piu oltre, le ragioni degli impiegati sono difese con vigore e con evidenti basi di diritto ... Noi auguriamo che si trovi la via dell'accordo». · Nel giorno medesimo il Fascio di Milano « formula il seguente voto di simpatia per i postelegrafonici attualmente in agitazione ... e fa voti che il Governo risolva una buona 146 Biblioteca uino Bianco
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