I « delitti dei sovversivi » * I Ancora oggi dunque sì ricordano gli incidenti, o i conflitti dell'immediato dopoguerra, e senz'altro, senza vaglio e senza critica, s'attribuiscono e si intitolano i delitti dei sovversivi, anzi, piu precisamente, dei socialisti. Anche quando, come avveniva anche allora nella pili parte dei casi, i morti erano daila parte dei presunti sovversivi, anche per quei casi, il titolo dei giornali fascisti reca: delitti dei sovversivi: sono i sovversivi che costringono naturalmente gli altri, o la forza pubblica,. a far uso delle armi. .. I .Anche a !Lainate, in ,Lombardia, il 1 ° settembre 1919. Anche allora si disse che i carabinieri, assaliti dalla teppa socialista, erano stati costretti a far uso delle armi, a tirare fucilate contro l sovversivi, e a ucciderne tre. Ma, per fortuna, c'è un testimone. ,Un testimone del tempo, autentico, vero, indiscutibile, inattaccabile. :E'sso ha reso la sua deposizione il 4 settembre 1919 davanti a tut.ta r'Italia: « La versione data sull'eccidio dl 1 L.ainate è la versione dell'autorità. per il salvataggio del responsabile. Il fatto iè questo: una piccola com'itiva di dieci persone, reduci da un modesto simposio, è mitragliata a bruciapelo e ha lasciato sul selciato tre mor.ti. iSi trattava di donne, di un vecchio, di un reduce mutilato, e tutti si erano riuniti per celebrare un fidanzan1ento. Gente campagnola, posata e innocua ». La colpa ,è invece tutta del brigadiere dei carabinieri: « si tratta di vedere se il brigadiere ha agito in istato di pazzia o di coscienza; nel primo caso manicomio criminale, nel secondo condanna dura ... !L'odio alle istituzioni ,è alimentato da questi eccidi non già dalla propaganda del socialisti. .. ». * Articolo pU!bblicato ne La Giustizia del 17 febbraio 1924 con il titolo: Proprio nel 1919. Un eccidio. 144 BibliotecaGino.Bianco
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