Giacomo Matteotti contro il fascismo

vorno) 1è necessar1ss1ma per colpire l'ingordigia degli affan1atori » ( 16 giugno). « A Bergamo, continua la caccia agli affamatori e noi non possiamo che approvare quanto è stato fatto» (sempre dal Popolo d'Italia, 20 1 giugno 1919). ·« In .Romagna il popolo è insorto energicamente contro la venalità degli speculatori... 1Il movimento iniziato per virtu della generosa e 1fiera 1 Romagna accenna a estendersi... si dilata l'insurrezione contro i primi e diretti responsabili della insostenibile situazione... Non è il partito socialista quello ohe ha provocato e diretto queste ditmostrazioni. A Imola (5 morti) sono state le frazioni minoritarie con grave disappunto del C'omune socialista e della C:amera del Lavoro . confederale. Per nostro conto affermiamo esplicitamente la giustizia fondamentale della protesta popolare. Essa è proporzionata agli eccessi degli affamatori» (Popolo d'Italia, 4 luglio 1919). Anzi Mussolini - che riservava allora tutti i suoi fulmini contro lo sciopero dimostrativo del 20-21 luglio, che si svolse per contro in forma civile e ordinata quasi dappertutto - si compiaceva specialmente che anohe le C'ooperative non fossero state risparmiate dai tumultuanti, e dileggiava i dirigenti del Pus (partito socialista) che non si erano messi alla testa del movimento, se non anche il !D'Aragona, che allora apertamente invece dichiarava gli scioperi e i ribassi del cinquanta per cento cause di maggiori mali. Il Comitato Centrale dei Fasci· il 5 luglio 1919 metteva anzi il suo sigillo, 1« proclamando la sua illimitata solidarietà con il popolo insorto contro gli affamatori, plaude alle requisizioni, ecc. ». Ma oggi, (a tre anni di distanza) fa comodo assai rovesciare la verità; e il giornale fascista romano descrive quei moti come « delitti dei socialisti contro i quali dovette rea• gire il patriottismo fascista». Si può ess·ere piu onesti e patriotti di cosi? 141 iblioteca Gino Bianco

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