Giacomo Matteotti contro il fascismo

Bibliot l'Avanti! Cosi il 10 giugno a Tradate, dove il morto e un lavoratore. Cosi il ·22 luglio a Varese dove il morto è sempre un lavoratore. Cosi il 13 luglio a Rossiglione,. dove i due morti sono stati tutti e due lavoratori._ C'osi il 12 agosto a Galliate, dove i morti sono tre lavoratori) . .l\1a la somma piu imponente e piu grave di fatti in quel" periodo di te_mpo, tè quella che si riunisce intorno ai « moti per il caro-viveri ». Orbene, per la preparazione spirituale di quei moti, è tempo di ricordare anche quello che vi abbia contribuito il fascismo. Chi era che il 10 giugno 1919 lanciava le seguenti parole: (< ·Le casse sono vuote. Chi deve riempirle? INon noi che non possediamo case, automobili, banche, miniere, terr~, fabbriche. Chi può_deve pagare. Chi può• deve sborsare. !Non si liquida la situazione spaventevole del dopoguerra, se non si ricorre a misure radicali. 1 0 i beati possidenti si esproprieranno; o noi cqnvoglieremo le masse dei combattenti verso questi ostacoli e li travolgeremo. !Noi intraprenderemo una propaganda indiavolata ... »? Non noi, crediamo. Ma proprio l'onorevole Mussolini, a Milano. E quando scoppiano i primi movimenti in Liguria, ecco i titoli e i commenti del giornale fascista: .« La protesta di Genova... Per i pescicani affamatori ci vuole il plotone di esecuzione» (proprio quello stesso che oggi occorre per iDon Sturzo, Albertini 1 , 'Turati, ecc.!) (14 giugno 1919). « -La causa rimonta e il principio del moti di Spezia sono i pescicani. .. È una protesta violenta, ma prevedibile e spontanea contro l'immonda genia dj chi ha speculato sul sangue di un popolo in pena» (16 giugno). 1 « ·L'agitazione (a Li1 Luigi Albertini, senatore dal 30 dicen1.bre 1914, conservatore, direttore del Cor'riere della :~era dal 13 luglio 1900 al 29 novembre 1925, data in cui venne &.llontanato dalla direzione del giornale dai p•roprietari fratelli Orespi, perché diventato inviso al fascismo, che aveva favorito nel primo periodo della sua ascesa. Mori a Roma il 29 dicembre 1941. 140 ino Bianco

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