suoi aderenti, nei suoi capi, nella sua composizione, nelle sue sedi, di bande armate, le quali dichiarano (hanno questo coraggio che io volentieri riconosco) dichiarano apertamente che si prefiggono atti di violenza, atti di rappresaglia, minacce, violenze, incendi, e li eseguono, non appena avvenga o si pretesti che avvenga alcun fatto commesso dai lavoratori a danno dei padroni o della classe borghese. È una perfetta organizzazione della giusti-zia privata; ciò è incontrovertibile. iSe sui singoli fatti, quelli che ho esposto e quelli che non ho esposti, quelli che la Camera conosce e quelli che non conosce, si può dubitare, questa esistenza di una organizzazione di bande armate, con simili precisi scopi dentro lo Btato italiano, è un fatto, sul quale nessuno può opporre contestazioni. Documenti ne sono i loro stessi giornali che si intitolano come una· volta si• intitolavano i ,giornaletti anarchici: La fiamma, L'assalto, Il pugnale e cosi via, che portano articoli intitolati: La parola è alle rivoltelle, che dicono: << :Noi arriveremo anche alla guerra civile» [...] Certo è dunque che nelle violenze fasciste non è da vedersi una pura e semplice ritorsione o risposta a singole e occasionali violenze proletarie. Con~ro le violenze proletarie la classe borghese possiede una quantità di strumenti che sono stati spesso usati, e che sono ancora in uso: possiede leggi, carabinieri, carceri, manette, e, quando è stato il caso, li ha adoperati! ,Sono stati distribuiti anni di galera ai nostri, ai proletari, in molti casi, per violenze. usate, e quando sulle piazze d'Italia la forza armata ha steso per terra dei proletari, nessuno di quella parte, ha protestato. •La sensibilità capitalista si è svegliata solamente qua.ndo, nell''ultimo tempo, anche sangue borghese è stato sparso. La verità è che la violenza e l'illegalità in cui si pone quella organizzazione armata, corrisponde, in questo moménto, ad 5 iblioteca G'no Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==