litti è certamente maestro. 1Sitratta semplicemente di chiarire la reciproca posizione in cui, da una parte egli, come rappresentante del Governo, e dall'altra i rappresentanti delle classi dirigenti si trovano, e in cui noi, in seguito alle vostre dichiarazioni, ci verremo a trovare, quando andremo a portare ai nostri compaigni, al Paese, l'impressione del risultato di questa discussione. Ma vediamo anzitutto e rapidamente la situazione di di fatto. Sarebbe impossibite riassumerla in una sintesi, perché essa si sfalda in una quantità di episodi secondari, accessori e diversi; ed ogni episodio a sua volta è snaturato, deformato nel racconto. 1Si può dire che in questo momento di subbuglio, di violenza, nulla subisca maggiore violenza quanto la verità, quanto f esposizione veritiera dei fatti. JSiembra quasi che la stampa .italiana si diletti a questo terribile giuoco di bambini, che l'uno all'altrò ri~proverano di essere stato il primo, di avere provocato per primo; e le violenze frattanto continuano. Quando, una ventina di giorni fa, un fascista, di notte, a Rovigo, ferisce tre socialisti perfettamente inermi, come risulta dai rapporti delle autorità, e ferisce gravemente an- . che uno dei suoi stessi compe;lgni, i giornali come raccontano l'episodio? C'osi: << Conflitto tra fascisti, e socialisti a Rovigo». << !Furono sparati. [da chi? non si sa!] delle revolve-• rate; rimasero feriti tre socialisti ed un fascista». E: il lettore serba cosi impressioni perfettamente false della situazione di fatto. Quando domeriica scorsa a Ferrara, le incursioni in camions dei fascisti armati nella campagna, dànno questo bilancio preciso deila giornata: quattro leghisti feriti di cul due gravemente, due locali di ,Leghe distrutti ed incendiati, venti socialisti arrestati, nessun _fascista ferito, nessun fascista arrestato, i giornali intitolano la faccenda cosi: I(( Nuovi agguati e nuove violenze dei sociiilisti ferraresi nelle campagne». È cosi ohe si racconta la verità! 3 iblioteca Gino Bianco
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