Giacomo Matteotti contro il fascismo

A ,Palermo sono riuniti tutti i !Prefetti della Sicilia, sotto la ,Presidenza del sig. 'Terruzzi, che è p.ulla nello !Stato, ma che ,è soltanto un membro del Comitato dirigente il Partito fascista. I Prefetti, i Questori, i iComandanti dei· 1Carabinieri devono sempre sentire- localmente, nelle piu importanti questioni, l'avviso del dirigente del Fascio locale. Alcuni :Prefetti partècipano addirittura alle dimostrazioni di piazza fasciste contro altri partiti (es.: il Prefetto di ·Trapani,- 4 ottobre 19123). ,. Il 28-30 ottobre è celebrato come festa nazionale, l'anniversario della conquista violenta del potere da parte dei fa- . scisti. Anche il 1Re vi interviene. iLa Federazione 1Siinda·cale-Fascista emana proclami come questo: « •Constatata la for.mazione, da· parte de,gli agricoltori, di squadre armate di offesa verso i sindacati fascisti; constatata l'assenza dell'autorità prefettizia ..., gli intervenuti dichiarano di costituirsi localmente in Comitato segreto di difesa, alle dirette dipendenze della Segreteria generale della Ji'ederazione .Sindacale Fascista di Padova» (·Padova, 15 agosto 1923). I Mlinistri della Marina e della ,Guerra invitano le 1Medaglie d'oro alla commemorazione fascista, e le autorizzano a ritirare l'indennità· di viaggio dalla sede del Partito fascista (21 ottobre 1923). · A 'Napoli la :Giunta iE'secu~iva dell'Associazione nazionalista italiana comunica: « ... La Giunta· constatata la situazione particolarmente grave in quelle provincie dove, carne a Napoli, le autorità si sono aperta1nente fatte complici delle « Qualora nella sala avvenissero gravi tumulti l'autorità di P. S'. sarà autorizzata a sgombrare l'assemblea, ad occupare la sala ed a chiudere il Fascio. « Tutti coloro che nell'interno delb. sala risultassero provocatori di tumulti o di violenze, potranno essere arrestati » (novembre 1923). (Nota dell'Autore). 119 'blloteca Gìno Bianco

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