Giacomo Matteotti contro il fascismo

1[.J25. Esa.mina poi partico·lareggiatamente la politica fascista nel settore delle Ferrovie dello Stato (paragrafo VII) e in quello delle Poste e servizi elettrici (paragrafo, VIII). Segue in appendice Il bilancio 1922-23 delle Poste e delle Ferrovie]. IX. LAVORI PUBBLICI :Il Ministro delle Finanz.e in discorsi e interviste ha dichiarato che un'intensa politica di lavori pubblici sarebbe illusoria e dan7!:bsa, perché sottrarrebbe l capitali disponibili a piu proficui investimenti privati. Invece il :Presidente del Consiiglio, Mussolini, }:la dichiarato che l'Italia è assetata di lavori piu che di libertà; si dimostra disposto a dare affidamenti alle· numerose richieste che gli pervengono pel tramite dei Fasci locali; e ha approvato una rela~ione del Ministro dei iIJL. iPIP., Carnazza, nella quale si annunciano in corso opere per 1243 milioni, e allo studio per 834 milioni. Come si conciliano i due opposti indirizzi? !Con decreto-legge 3 maggio 1923, n. 1285 (pubblicato nel- . la Gazzetta ufficiale soltanto il 24 luglio!) si dicono destinati ad opere pubbliche straordinarie nel sessennio 1922-23 a 1927-28 lire milioni 6.204. Ma, anzitutto, vi sono compresi 1205 milioni di residui, continuando cioè nel già deplorato sistema dei residui. In -secondo luogo vi sono compresi 630 milioni di costruzioni ferro viarie, cui st provvede... con debiti. Irnfine vi sono confusi per 1108 milioni anche gli stanziamenti del bilancio 1922-23, che era già finito . .Senza questi espedienti la somma stabilita dal citato decreto-legge per· il quinquennio 1923-24 a 1927-28, si riduce a soli 3750 milioni. 106 Biblioteca Gino Bianco

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