Giacomo Matteotti contro il fascismo

VI. BUROCRAZIA ! ·Uno dei pi(i, grandi vanti del fascismo", era che esso avrebbe saputo dare colpi d'ascia ne1Ia burocrazia semplificando i servizi. Numero degli impifJgati - Dopo un anno, invece, dalla "" stessa ,Relazione accompagnante il decreto 11 novemb~e 1923,_ n. 2395, sull'ordinamento burocratico, veniamo ad apprendere che il personale in servizio (eisclus~ ferrovie ei esiell"cito) era -e C'Oli· nu01vi o-rig1a:nicidiscendeTà a · m-eintre prima della ,guerra era 115·,591 110.447 103.643 cioè, dunque, si ha una riduzione complessiva inferiore· al· 5 per cent_o 2 • È vero che il decreto dispone all'art. 211 che entro il 1925 si farà luogo a un'altra riduzione del 5 per cento; ed entro il 1928 a una terza. Ma tutto ciò non ha che il valore di una promessa sulla carta; mentre il fatto è che, nono1 Nell'articolo Riforma burocratica apparso Df' La Giustizia del 10 novembre 1923,. Matteotti analizza la riforma fascista della burocrazia, dimostrando la· vanità di certi provvedimenti e di certe .promesse. · 2 Questo argomento nra stato piu ampiamente trattato da Matteotti ne La Giustizia del 4 febbraio 1923. Vi si denunciava lo scopo reale che il Governò intendeva raggiungere provocando dei camibiamenti nella compagine .burocratica italiana, e cioè cc non tanto di migliorare l'amministrazione, quanto di fascistizzarla; non tanto di diminuire il numero degli impie~ati, quanto cli eliminarne ad arbitrio, senza garanzie legali e senza lirrnti oggettivi [. .. ] i meno graditi per a,ssumerne di nuòvi ». E concludeva: cc Il favoritismo e l'inerzia sono facili in una amministrazione chiusa che continua, come l'italiana, a tenere una classiifica manifesta degl'impiegati, e una segreta magari opposta alla prima; sono facili in un ordinamento dove il progresso dell'impiegato è subordinato non al merito e al lavoro, ma all'eventualità del posto nuovo o vacante e àlla fiervilità verso il segreto classificatore; sono facili dove ancora non è sancito il p-rincipio della responsabilità, soffocato dalla gerarchia passa-carte, che trova i subi ultimi anelli nell'inframmettenza del ministro, del sottoseg·i:etario, dei gabinetttsti ,[. .. ] ». 102 BibliGteca Gino Bianco

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