tuazione morale dell'uomo senza dover ubbidire a un ottimismo menzognero. Ma per il resto? I regimi passano, il malcostume resta. La grossa difficoltà è che il nichilismo non è un'ideologia, non costituisce un possibile oggetto di materia legislativa, non è una materia scolastica, non un modo diverso di salutare il prossimo, o l'obbligo di usare un pronome piuttosto che un altro; esso è invece una condizione dello spirito che viene giudicata morbosa soltanto da chi ne è immune o da chi ne guarisce, ma di cui i più neppure si rendono conto, nella persuasione che essa anzi corrisponda a un modo di essere del tutto naturale. « È stato sempre così, si dice, e sempre così sarà». La rappresentazione che di questa situazione dell'uomo di oggi ci ha dato la letteratura postnietzschiana ed esistenzialista è a tutti nota. Essa ~i riduce a questo : ogni legame tra l'esistenza e l'essenza dell'uomo è rotto; l'esistenza è priva di ogni significato che la sorpassi; l'umano si riduce alla mera vitalità. Prima di affermar~, dal mio punto di vista, la provvisorietà e caducità di questa rappresentazione, a me preme di non esimermi dal dichiararne, per un certo verso, l'elogio. I motivi? Non si può, a mio parere, non ammirare la sincerità, soprattutto se richiede un certo coraggio, perché senz'.l sincerità non esiste né moralità né arte. E poi, al punto a cui sono ridotte le cose, come scrittore, sinceramente non vedo altra via, all'infuori della libertà dell'arte, per porre, davanti alla coscienza degli uomini, problemi che a essi altrimenti sfuggono e renderli edotti di un'imma10 bibl otecaginobianco
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