Denis De Rougemont - Le libertà che potremmo perdere

risiede già un princ1p10 di guarigione qualora il male sia di ordine psichico; d'altra parte, constatare che i fatti oggettivi sono migliori di quanto avesse pensato la nostra stanchezza costituisce una nuova sorgente di fiducia in se stessi. Quando avremo preso coscienza delle vere forze dell'Europa e dell'Occidente saremo immediatamente in grado di rovesciare la situazione assurda che i misticismi avversari hanno volutamente creata. Alla sfida della propaganda rispondiamo tranquillamente con dei fatti. Se potremmo perdere tutte le libertà, abbiamo anche la possibilità di salvarle decidendo di diffonderle. Automaticamente ci troveremo ad avere ripreso l'iniziativa quando noi stessi ci renderemo conto dei fatti e sapremo farli vedere. L'altro campo sarà aìlora costretto a mettersi sulla difensiva contro l'evidenza delle nostre vere libertà. Il mezzo migliore per metterle in evidenza è di permettere loro di passare dal piano abitudinario dei fatti a quello lucido della nostra presa di coscienza e della nostra volontà, è di federare tutte le nostre forze sparse - non di « unificarle », bensì di federarle rispettando così tutte le loro differenziazioni essenziali. Se domani la nostra federazione si stabilisse a Strasburgo o altrove provvista di strumenti moderni e potenti (politici, scientifici, economici, sociali) al servizio della vocazione comut?-e a tutti i popoli, il mondo potrà vedere che l'Europa rappresenta la speranza e che ha preso sugli altri il distacco consentitole dal suo passato più vasto. Se chiedete: « Quali sono le nostre chances ? » risponderò che dipendono da ognuno di noi ben più che da un generale americano. Ogni persona è un ostacolo alla fatalità. Le29 ecaGìnoBianco

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