Egidio Reale - La libertà della cultura e la cultura di massa

un tele-club vale ciò che vale il suo dirigente o animatore. ì\!Ia questo succede per ogni attività educatrice. Non basta un buon metodo, se fa difetto un buon educatore. A che servirebbe protestare contro la censura della TV se il dirigente del teleclub ha uno spirito di censore? Non a caso si è preferito, per designarlo, il termine di << animatore » : egli deve sapere stimolare, svegliare, animare lo spirito di partecipanti alle riunioni del tele-club; non deve imporre le proprie opinioni. Con un buon metodo e con uno spirito adeguato, la televisione può essere uno strumento poderoso d'incivilimento. E' facile capire che cosa possa significare, per dei contadini e montanari che vivono isolati, in un ambiente primitivo, la visione di paesi lontani, di spettacoli, di gare sportive, di dibattiti parlamentari, di conferenze internazionali, di attività tecniche d'ogni genere. Vi sono particolari incomprensibili? Vi sono immagini ambigue, di valutazione controversa? Bisogna discutere assieme. L'animatore non deve spiegare tutto; deve sapere stimolare la discussione, porre domande a quelli che tacciono per timidità, ma di cui si conosce l'intelligenza e il buon senso. L'esperienza dei tele-clubs rurali in Francia è stata positiva. Secondo la relaziqne alla quale ci rif~riamo, gli animatori sono rimasti spesso sorpresi, nel corso delle discussioni, come persone che non si sono mai allontanate dal loro villag40 BibliotecaGinoBianco

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