vita, della Patria, della civiltà. Addita il mandato che scese dall'istrion:smo bifronte, che adesca insieme e minaccia, che offre il ramo d'olivo ed affila nell'ombra i pugnali. Addita il mandato che salì dalle vihà incommensurabili, dalle fughe abbiette, dagli obliqui fiancheggiamenti, dlai silenzì compl'ci, dalla corruzione dema-gogica esercitata su anime semplici, talvolta generose ed eroiche, persino di cornbattenti insigni ed oscuri, i quali in buona ·fede hanno creduto che un regime di minaccia e di prepotenza potesse essere ricostruttore, che la più immonda curée potesse germogliare la rigenerazione del iPaese, che gli err,ori e le col,pe fugaci di una massa illusa (e non cerchiamo illusa da chi; e non domandiamoci se veramente esistano le colpe di un popolo) dovessero espiarsi, non col richi,amo severo alla ragione, ma con la catena dei delitti, con la tregenda delle sopraffazioni esercitate su quel popolo; col dileggio di ogni umana dignità; con la t>ra-gediadel terrore, accoppiata alla coreografia di vetusti. trionfi mal redivivi. • Lo credettero in buona fede; alcuni (sempre più radi) lo credono ancora. UN A LEGGENDA DISPERSA. Ma per poco, ormai. L'oscena leggenda. è sfatata. Ciacomo Matteotti l'ha dispersa; !''ha dispersa per sempre. L' edificio dell'iniquità e dell'i,pocrisia crolla da ogni parte. Ah! 5iì,. I masnadieri avevano mirato giusto, sopprimendo il nostro mi,gliore. Mirando al suo cuore, sapevano tli mirare al nostro cuore. Ma ignoravano la sanzione inesorabi-le che fu sempre nelle vicendè del mondo. l,gnoravano - fu confessato - che il delitto era sopra tutto un errore. Ohe la vittima sarebbe stata il giustiziere. 29 Biblioteca Gino Bianco
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