in cui difendersi significava la galera, e hasta;va essere coscienze diriue ed oneste per essere colpiti e sdhiantati: .... e la maisa dei sacrificati aumentava, aumen• tava ogni giorno più paurosamente. lo p,enso quanto sarebbe sal!utare per coloro che oggi, dimentichi di q?-ei foschi giorni lontani e di altri giorni più foschi ancora a noi vicJni, ai scagliano con intereSBato fervore ed ipocrito livore a condannare scandalizzati il sangue versato durante le prime glori<>Be giornate della liberazione, quanto sarebbe salutare per costoro riandare un po' le cronache grondanti di sangue ,di quei giorni, cronache piene di violenze inaudite, ricche di ciniche distru,zioni perpetrate da una plebaglia prezzolat~ per essere crudele e spietata. Povera Italia in preda al1e convulsioni di un orrih.ile susseguirsi ,di miBfatti ! L'ar,gomento è il man,ga• nello, è l'olio di ,ricino; la parola è ai fucili, alle rivoltelle, al pugnale. Si sciolgono amministrazioni comunali, i consigl 1 i provinciali sono costretti a dimet• tersi; si devastano le camere del lavoro, si incendiano le sedi dei partiti avversi, ai distruggono le tipografie dei giornali che osano opporsi, si uccide ·per un canto, si martirizza per una tessera di partito, si bastona a morte per la fedeltà ad una idea, si còJpiJSce,a sangue r· per una parola, per un g,esto. E' una pam.·osa sinfonia con un tragico crescendo. - 7 Biblioteca Gino Bianco \
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