tutto di quella terra promeBsa, di quell'avvenire di giustizia ,che egli ha preconizzato e ricercato oon tanto ar-· dimento, ve,rso il quale accorreva con tanto slancio e che egli credeva di raggiungere e di abbracciare un giorno aHor.chè la Parca dagli oochj. di scheletro l'arre• stò, lo strangolò baciandolo sulla bocca. Ah! io sento compagni e voi lo .sentite anche più di me, voi donne socia:Jiste, valorose compagne del nostro rude travaglio, quanto -questa parola è gloriosa come l'amico che ab- . biamo pel'\duto; come colui che era, (lo si ripetè tante · volte) il mio figlio intellettuale, proprio il mio figliolo il p,iù caro dei miei figli'oli, quello di cui ve/do ancora il sorriso affettuoso, ironico e penetrante, e l'ho quì davanti ai miei occhi, quello che io acca,rezzavo pren•• dendogli la testa fra le mani come si fa ai ragazzi prediletti; codesto gio;v:ane trentacinquenne così giovane, così vivo, così forte, così dolce e così sottomesso e così volontario e tanto fiero e tanto modesto, così coraggioso senza posa, così imperioso senza durezza, così indulgente per gli altri e così severo con se stesso, che predicava sopratutto con l'e8empio; così buon figliolo, così uomo nella pienezza del vocabolo, colui ch'io accompagnavo ,così spesso per apprendere tutto .oiò che i vecchi debbono imparare dai giovani, che veniva ,da me nel1a mia belJa casa rimpianta di Milano; e la mia compagna, che così presto .doveva raggiungerlo nel regno degli spettri, amava ripetere che egli vleramente era i,} nostro idolo, colui che io segmvo neUa sua casa a Roma e lo vedevo 23 Biblioteca Gino Bianco
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