la storia emise su ÌBtanza di Giacomo Matteotti; il regime dell'oro, del sangue, d,ella voluttà del potere, è sprofondato .davanti alla sua immagine santa raccolta nel cuore d i tutti i .buoni, di tutti i liberi, e in questi due verdetti .c'è fa più luminosa e la più ampia vendetta. Quando i sicari di Mussolini interrarono la spoglia pugna]ata e denudata del Marti-re, non s'accorsero che era la storia ad accoglierlo nelle sue braccia. Ma Ja storia fu subito insufficiente ,a contenerlo e se ne impadronì la leggenda. - Il Martire cessò -di appartenere ,ad una sposa, a tl~i figli, ad un partito, ad una patria e divenne un simbolo universale. Fu H simbolo della libertà, fu il simbolo del riscatto degli oppressi, e fo simbolo per l'Italia e pei· il mondo. E quì permettetemi che :io vi ripeta Je parole di co]ui che ]o amò più di tutti, di colui che lo considerava sua creatura e che gli fu maestro ne1la lotta socia le e politica; Filippo Turati che, commemorandolo a Bruxelles ne] Settembre 1927, pronunciava un discorso col quale entrava di diritto nel libro eterno della paesiri e della -letteratu1'a italiana. « Matteotti il simbolo! si, il simbolo! - dice sèm- r pre più commosso Turati - ho pronunciato la parola che lo sintetizza. « Simbolo di socialismo, simbolo -di .devozione alla idea, simbolo di sacrificio e idi umanità, simbolo sopra22 - Biblioteca Gino Bianco
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